PUBBLICITÁ

Biden gioca la carta Yellen al Tesoro, in continuità con Clinton e Obama

Sandro Brusco

Più dell'impatto nel breve termine, con l'espansione monetaria e fiscale imposta dall'emergenza sanitaria, l'influenza dell'ex presidente della Fed si vedrà una volta tornati alla normalità: come risolverà il buco di bilancio degli States?

PUBBLICITÁ

La nomina di Janet Yellen al Tesoro, confermata oggi dal Senato, è un chiaro segno di continuità con le amministrazioni Clinton e Obama. E’ più di un quarto di secolo che Yellen partecipa, in ruoli di varia importanza, all’elaborazione delle politica economica degli Stati Uniti, soprattutto nei periodi di prevalenza democratica, a partire dalla sua nomina nel Board of Governors della Federal Reserve (Fed), la banca centrale statunitense, nel 1994. Il ruolo più importante ricoperto fino a oggi, come noto, è la presidenza della Fed, tra il 2014 e il 2018. Il periodo di partecipazione della Yellen alla politica economica è stato un periodo di importante riorientamento della politica monetaria. La Fed aveva stroncato l’inflazione degli anni ’70 con una politica fortemente restrittiva nella prima metà degli anni ’80. La determinazione mostrata dalla Fed cambiò profondamente le aspettative degli operatori economici. Negli anni ’90 divenne chiaro che le minacce inflazionistiche si erano molto ridotte e che la politica monetaria si muoveva su un nuovo terreno. Gli otto anni della presidenza Bernanke, dal 2006 al 2014 e poi i quattro anni della presidenza Yellen furono anni in cui, più che l’inflazione, la politica monetaria si è trovata ad affrontare problemi meno tradizionali, in particolare problemi di stabilità e fragilità del sistema finanziario.

ABBONATI PER CONTINUARE A LEGGERE
Se hai già un abbonamento:

Altrimenti


La nomina di Janet Yellen al Tesoro, confermata oggi dal Senato, è un chiaro segno di continuità con le amministrazioni Clinton e Obama. E’ più di un quarto di secolo che Yellen partecipa, in ruoli di varia importanza, all’elaborazione delle politica economica degli Stati Uniti, soprattutto nei periodi di prevalenza democratica, a partire dalla sua nomina nel Board of Governors della Federal Reserve (Fed), la banca centrale statunitense, nel 1994. Il ruolo più importante ricoperto fino a oggi, come noto, è la presidenza della Fed, tra il 2014 e il 2018. Il periodo di partecipazione della Yellen alla politica economica è stato un periodo di importante riorientamento della politica monetaria. La Fed aveva stroncato l’inflazione degli anni ’70 con una politica fortemente restrittiva nella prima metà degli anni ’80. La determinazione mostrata dalla Fed cambiò profondamente le aspettative degli operatori economici. Negli anni ’90 divenne chiaro che le minacce inflazionistiche si erano molto ridotte e che la politica monetaria si muoveva su un nuovo terreno. Gli otto anni della presidenza Bernanke, dal 2006 al 2014 e poi i quattro anni della presidenza Yellen furono anni in cui, più che l’inflazione, la politica monetaria si è trovata ad affrontare problemi meno tradizionali, in particolare problemi di stabilità e fragilità del sistema finanziario.

PUBBLICITÁ

 

 

 

PUBBLICITÁ

Da questo punto di vista Bernanke e Yellen agirono in sostanziale continuità, adottando una politica monetaria accomodante e vigilando in modo continuo sulla tenuta del sistema finanziario. Janet Yellen viene talvolta classificata, usando la ripartizione tradizionale, tra le “colombe” per quanto riguarda la politica monetaria, ossia tra coloro disposti a tollerare un più alto tasso di inflazione pur di evitare un aumento della disoccupazione. La verità è che questa è una ripartizione che è stata abbastanza poco utile nel periodo in cui Yellen ha partecipato da protagonista alla politica economica. Come già osservato l’inflazione negli Stati Uniti è stabile e bassa da più di tre decadi. Dopo la grande recessione del 2008-2009 la crescita economica americana è ripresa a pieno ritmo ed è durata fino all’esplosione della pandemia nel marzo 2020. Questo significa che nel periodo di presidenza della Yellen sia l’inflazione che la disoccupazione sono state basse, non c’è stato veramente bisogno di scegliere tra l’una e l’altra.

 

La capacità di mantenere le aspettative di inflazione a un livello molto basso in un periodo di espansione economica è stato senza dubbio uno dei successi della Yellen nel periodo in cui ha guidato la Fed. Lo scenario che Yellen affronterà da ministro del Tesoro sarà però abbastanza differente rispetto alla sostenuta espansione che ha caratterizzato l’economia americana dalla fine della grande recessione alla pandemia. Esiste consenso generale che, almeno fino a che durerà l’emergenza economica indotta dalla crisi sanitaria, sia la politica monetaria sia la politica fiscale dovranno essere fortemente espansive. Il presidente Biden ha già annunciato nuovi sussidi (che non sono mancati anche durante l’amministrazione Trump) e finora i mercati hanno mantenuto i nervi saldi rispetto all’aumento del deficit pubblico americano, dato che appare chiara a tutti l’eccezionalità della situazione.

 

A un certo punto però l’emergenza sanitaria finirà e l’economia tornerà agli standard di crescita pre-pandemia. Quello sarà il momento in cui si vedrà l’influenza di Yellen sulle scelte di bilancio. Il bilancio pubblico americano mostrava un deficit del 4,6 per cento del pil nel 2019, principalmente come conseguenza della riforma fiscale trumpiana di fine 2017. In altre parole, c’era una componente strutturale di deficit già prima della pandemia, che si è poi ovviamente aggravata. Con quanta rapidità, una volta ritornati alla normalità, si cercherà di porre un rimedio al buco di bilancio? Quale combinazione di contenimento della spesa e aumento delle tasse verrà adottata? La risposta a queste domande dovrà attendere. Dal punto di vista storico, va osservato che Yellen fu a capo del Council of Economic Advisers, organismo tecnico di supporto della presidenza, durante il secondo mandato di Clinton, quello in cui l’amministrazione democratica arrivò al pareggio di bilancio. Lo scenario economico è profondamente cambiato da allora, ma è lecito attendersi che la Yellen affronterà i problemi di bilancio con la stessa combinazione di prudenza e pragmatismo che ha mostrato in passato.

PUBBLICITÁ

 

PUBBLICITÁ

Sandro Brusco è docente alla Stony Brook University

 

PUBBLICITÁ

 

Di più su questi argomenti:
PUBBLICITÁ