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LA GIRAVOLTA

La Francia ci ripensa e ora anche Macron fa il tifo per gli italiens

Mauro Zanon

Parigi pronta a concedere un mese supplementare a Fincantieri per rispondere all'antitrust Ue. Solo ieri sera l'accordo per gli Chantiers de l’Atlantique sembrava ormai saltato

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Vuoi vedere che alla fine è Parigi a pregare les italiens di acquistare i Chantiers de l’Atlantique perché nonostante la retorica patriottarda degli attori locali di Saint-Nazaire e il presunto spauracchio cinese agitato da gran parte della politica francese, non c’è nessun piano alternativo, affidabile e solido economicamente, a Fincantieri? Ieri sera, proprio quando l’acquisto dei cantieri navali francesi da parte del colosso della cantieristica italiana sembrava ormai naufragato, Libération ha rivelato che il governo di Parigi è intenzionato a “concedere” un mese supplementare a Fincantieri per rispondere alle perplessità dell’Antitrust europeo e concludere il deal. “Ci orientiamo verso la concessione di un mese supplementare per permettere a Fincantieri di fornire tutti i documenti che la Commissione europea gli ha chiesto”, ha detto una fonte dell’esecutivo francese a Libé. “Il governo vuole ancora che gli accordi conclusi nel 2017 permettano di garantire questo nuovo azionista di riferimento ai Chantiers de l’Atlantique”, ha precisato la stessa fonte.

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Vuoi vedere che alla fine è Parigi a pregare les italiens di acquistare i Chantiers de l’Atlantique perché nonostante la retorica patriottarda degli attori locali di Saint-Nazaire e il presunto spauracchio cinese agitato da gran parte della politica francese, non c’è nessun piano alternativo, affidabile e solido economicamente, a Fincantieri? Ieri sera, proprio quando l’acquisto dei cantieri navali francesi da parte del colosso della cantieristica italiana sembrava ormai naufragato, Libération ha rivelato che il governo di Parigi è intenzionato a “concedere” un mese supplementare a Fincantieri per rispondere alle perplessità dell’Antitrust europeo e concludere il deal. “Ci orientiamo verso la concessione di un mese supplementare per permettere a Fincantieri di fornire tutti i documenti che la Commissione europea gli ha chiesto”, ha detto una fonte dell’esecutivo francese a Libé. “Il governo vuole ancora che gli accordi conclusi nel 2017 permettano di garantire questo nuovo azionista di riferimento ai Chantiers de l’Atlantique”, ha precisato la stessa fonte.

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La data limite per completare la proceduta d’acquisto (e sembrava veramente quella definitiva dopo una serie estenuante di rinvii) era il 31 dicembre 2020 fino a ieri, ma ora il feuilleton potrebbe andare avanti almeno fino al 31 gennaio. Fincantieri è il leader europeo delle navi da crociera, davanti alla tedesca Meyer Werft e ai Chantiers francesi. Fino allo scorso anno, c’era ancora grande entusiasmo da parte di Giuseppe Bono, ad di Fincantieri, all’idea di prendere il controllo dei cantieri navali di Saint-Nazaire. Negli ultimi tempi, invece, il gigante di Trieste non sembra più così convinto di voler finalizzare l’operazione, alla luce della crisi sanitaria che ha stravolto il settore. Tanto che molti osservatori, sottolinea Libération, scommettono su un abbandono definitivo del progetto da parte della società italiana. Non a torto. “Tutto quello che dovevamo e potevamo fare l’abbiamo fatto e abbiamo fornito tutta la documentazione. Rispetto a quanto firmato con l’accordo del 2 febbraio 2018, sono passati quasi tre anni e il mondo è cambiato, anche con la pandemia che si è abbattuta su tutti i settori, compresi quello turistico e cantieristico. E non sono ancora chiari i confini del fenomeno e i termini della ripresa”, ha detto ieri un portavoce di Fincantieri a Radiocor. Secondo quanto riferito a Libé dalla fonte del governo francese, “i Chantiers de l’Atlantique non hanno vocazione a restare nel girone dell’Ape (l’Agenzia delle partecipazioni statali francese, ndr). Non abbiamo intenzione di rinazionalizzare”. Lo stato, insomma, non vede l’ora di cedere la maggioranza delle quote azionarie a un’azienda solida come Fincantieri.

 

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Il colosso italiano, però, si chiede sempre più insistentemente: ma ci conviene? Ha senso imbarcarci in questa avventura? Il carnet di commesse a Saint-Nazaire è pieno fino al 2026, con dodici grandi navi da costruire per un valore di dodici miliardi. Tuttavia, come spiega Libération, gli effetti della pandemia di Covid-19 si sono fatti sentire, stanno paralizzando il settore da un anno, il rischio di disdette è molto alto e il futuro di Saint-Nazaire potrebbe essere molto cupo. A Bercy, sede del ministero dell’Economia, dicono che “questa nuova scadenza offerta a Fincantieri deve permettere agli italiani di assumersi le loro responsabilità”: parole che fanno trasparire tutte le paure di Parigi in merito al possibile fallimento del matrimonio italo-francese. “Parigi sembra fare di tutto oggi per convincere Roma a non rinunciare a questo ‘Airbus navale’ franco-italiano”, scrive Libération. Oggi pomeriggio, parlando con i giornalisti in Senato, il ministro dello Sviluppo economico italiano Stefano Patuanelli si è espresso sul dossier Fincantieri-Chantiers. “Stiamo interloquendo con Le Maire (ministro dell’Economia francese, ndr) e scriveremo tra oggi e domani una lettera a Vestager (commissaria europea per la Concorrenza, ndr) e Breton (commissario europeo per il Mercato interno e l’Industria, ndr)”, ha detto Patuanelli. Qualcosa si muove, insomma. Di certo, ora, è il presidente Macron a tifare più di tutti per l’arrivo degli italiens.

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