Draghi cita Keynes ma ci ricorda l'importanza del lungo periodo per i giovani
Capitale umano vs debito cattivo, lavoro vs sussidi: “Ora è il momento di scegliere il futuro che vogliamo”
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Debito pubblico, è ora di azzerare i dogmi
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Quando fare debito non è solo una cosa buona, ma è anche necessaria
Roma. Al meeting di Rimini di Comunione e liberazione, nel discorso più atteso dopo la fine del suo mandato al vertice dell’Eurotower, Mario Draghi mette al centro i giovani. Oltre che per motivi economici, l’ex presidente della Bce lo fa per una “ragione morale”: “Il debito creato con la pandemia è senza precedenti e dovrà essere ripagato principalmente da coloro che sono oggi i giovani”. Per decenni i governi, guidati da una forma di “egoismo collettivo”, hanno indirizzato le risorse per acquistare consenso politico nell’immediato. Ma “ciò non è più accettabile oggi” perché “privare un giovane del futuro è una delle forme più gravi di diseguaglianza”.
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- Luciano Capone
Cresciuto in Irpinia, a Savignano. Studi a Milano, Università Cattolica. Liberista per formazione, giornalista per deformazione. Al Foglio prima come lettore, poi collaboratore, infine redattore. Mi occupo principalmente di economia, ma anche di politica, inchieste, cultura, varie ed eventuali