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Debito pubblico e risparmio privato

Redazione

Raccolta per 6 miliardi. Gli italiani puntano sul Btp Futura, ma non troppo

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La prima emissione del Btp Futura si è chiusa con adesioni – poco più di 6 miliardi – inferiori alle attese del mercato. E’ la prima volta che viene utilizzato uno strumento di debito dedicato esclusivamente al pubblico dei piccoli risparmiatori e c’era molto ottimismo sulla risposta degli italiani (stimata una raccolta pari 10 miliardi) che, invece, è stata tiepida. Cedole poco allettanti, dicono alcuni analisti. Costi di commissione troppo alti, fanno notare tardivamente i grillini. E per il Tesoro c’è stata una partecipazione comunque alta considerando che si tratta solo del primo collocamento. Ma incrociando questo risultato con la ricerca appena pubblicata da Censis e Assogestioni – che dice che tra febbraio e marzo la liquidità nei portafogli delle famiglie è aumentata di oltre 34 miliardi, praticamente quanto il Mes – si vede che neanche un sesto di questo risparmio precauzionale è stato investito nel Btp Futura.

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La prima emissione del Btp Futura si è chiusa con adesioni – poco più di 6 miliardi – inferiori alle attese del mercato. E’ la prima volta che viene utilizzato uno strumento di debito dedicato esclusivamente al pubblico dei piccoli risparmiatori e c’era molto ottimismo sulla risposta degli italiani (stimata una raccolta pari 10 miliardi) che, invece, è stata tiepida. Cedole poco allettanti, dicono alcuni analisti. Costi di commissione troppo alti, fanno notare tardivamente i grillini. E per il Tesoro c’è stata una partecipazione comunque alta considerando che si tratta solo del primo collocamento. Ma incrociando questo risultato con la ricerca appena pubblicata da Censis e Assogestioni – che dice che tra febbraio e marzo la liquidità nei portafogli delle famiglie è aumentata di oltre 34 miliardi, praticamente quanto il Mes – si vede che neanche un sesto di questo risparmio precauzionale è stato investito nel Btp Futura.

 

Ovviamente, bisogna tener conto che solo qualche settimana fa c’è stato il Btp Italia, che ha portato nelle casse dello stato circa 24 miliardi, di cui 14 miliardi provenienti dal retail. Ma in ogni caso, 20 miliardi (Btp Futura più Btp Italia) sono molto meno di 34 miliardi e rappresentano solo una piccola parte dei 121 miliardi di liquidità aggiuntiva che Censis-Assogestioni calcolano essere stata accumulata dagli italiani negli ultimi tre anni prima del Covid. Se come dice lo studio, le scelte dei cittadini sono dettate in questa fase soprattutto dalla paura e dall’incertezza economica e assistenziale (per il 49,7 per cento l’unica certezza è che “tutto può succedere”), la ragione per cui in Italia si consolida la tendenza a tenere tanta liquidità sui conti correnti potrebbe essere una forma (magari esasperata) di cautela. Col denaro liquido ci si sente più protetti e pronti per affrontare gli imprevisti. E se questo è il sentimento diffuso sarà arduo convincere “i risparmiatori seriali” a fidarsi completamente dello stato che vorrebbe riportare il debito pubblico sotto la bandiera tricolore o trovare il modo per utilizzarlo a supporto di politiche economiche. Col Btp Futura gli italiani lo hanno dimostrato: si fidano, ma non troppo.

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