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Dati positivi da Cerved. Diminuiscono le aziende protestate e i tempi di liquidazione delle fatture

Redazione
Miglioramenti in tutta Italia, bene soprattutto il sud
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Il tessuto economico italiano migliora, e lo certifica anche l'ultimo rapporto di Cerved. Lo scorso anno le imprese protestate sono calate del 17,3 per cento annuo, fermandosi a quota 35 mila, un dato positivo rispetto agli anni scorso. Diminuiscono inoltre anche i tempi di liquidazioni delle fatture: -1,5 giorni rispetto al 2013 e -3,5 giorni rispetto al 2012.

 

Dietro questo trend, dice Gianandrea De Bernardis, a.d. di Cerved , ci sono due ragioni principali: "La maggiore cautela delle imprese nel concedere credito commerciale alle controparti e la selezione naturale tra aziende meno solide, molte delle quali uscite dal mercato, e imprese virtuose".

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Nei settori, quello con la più intensa riduzione di aziende protestate è l'industria che segna un ritorno al di sotto dei livelli pre-crisi (-22,5 per cento). Bene anche sistema moda (-34,3 per cento), hi-tech (-26,4 per cento), prodotti intermedi (-22,9 per cento) e meccanica (-8,9 per cento).

 

A livello geografico, il numero di imprese protestate nel 2014 risulta in calo in tutte le regioni, ma il fenomeno è più acuto nel Mezzogiorno e Isole (14,4mila protesti).

 

Capitolo a parte per i pagamenti Pa, dove i ritardi sono più doppi rispetto alle imprese private. Secondo i dati del Ministero dell'Economia, al 30 gennaio 2015 sono stati saldati 36,5 mld di debiti commerciali arretrati della Pa, su un totale di 91mld a fine  
2012 (stima Banca d'Italia).

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