(foto Ansa)

di cosa parlare stasera a cena

Come ne usciranno da questa crisi i programmi dei partiti?

Giuseppe De Filippi

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La richiesta di un nuovo governo con un nuovo programma, lanciata a fine mattinata dal centrodestra (sezione di governo) non ha senso rispetto agli obiettivi e al quadro politico in cui è stata calata e ha contribuito ad aumentare il tasso generale di nonsense. Intanto perché il governo di Mario Draghi non ha mai avuto un programma inteso come agenda concordata politicamente e poi perché non si è mai trattato di un governo politico, da sottoporre a condizioni da parte dei vari partiti.

L’insensatezza di tutta l’operazione ha influenzato la giornata e gli sviluppi della crisi. Per chiarire qualcosa, senza riuscirci però, è servito dire che si sarebbero portate in Parlamento le varie risoluzioni, per sottoporle a votazione. Mentre dal Quirinale partivano telefonate ai leader del centrodestra per avere un quadro completo dei loro orientamenti. Insomma, c’è un tentativo di far riemergere temi e programmi di partiti, tutti, incapaci finora di reggere al confronto con l’attività di governo, con la realtà sociale ed economica, con la situazione internazionali e con l’aggressività bellica della Russia. È sorprendente che questo rigurgito di programmaticità (priva di possibili sbocchi, però) arrivi mentre l’unico che poteva salvarli si rendeva nuovamente disponibile. I partiti, e specialmente il centrodestra (sezione di governo), avevano disperatamente bisogno di qualche mese delegato a Draghi per mettere a fuoco le loro agende, o, per dirla più semplice, per avere qualcosa da dire, che non fosse il solito “fare il bene degli italiani”. Ora attaccano spacciandosi per fattivi sgobboni di governo.

Gli sviluppi lo conosceremo in serata, ma, a cena, vale la pena di parlare di programmi, per capire in che modo si potranno riorganizzare le rappresentanze politiche ora e dopo le prossime elezioni. Il giochino da proporre è quello di tentare di capire in che modo potrebbero convergere i partiti attuali e futuri e attorno a quali temi. Non è un passatempo da ingenui, fate qualche prova e vedrete che razza di incastri, di matrici irrisolvibili. E cercate, in questo giochino, i possibili destini, risvegliati, del campo largo o di qualcosa che gli assomigli

Qui trovate il discorso di Draghi e la sua replica nella quale ci sono puntuali risposte agli appunti ricevuti, molto nette quelle sulle critiche a una presunta intenzione di forzare i poteri istituzionali della presidenza del Consiglio e del Parlamento, le repliche alle obiezioni dei 5 stelle contiani sono invece contenutistiche e tecniche. Subito dopo Draghi chiede la fiducia sulla mozione presentata da Pierferdinando Casini. È l’avvio della conta, il cui risultato conosceremo questa sera. Claudio Cerasa consiglia di guardare da dove sono arrivati gli applausi a Draghi.

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Lo spread non si sconvolge più di tanto, la Borsa di Milano scendicchia ma non crolla. Pare che, più che l’instabilità politica, ad agire sia l’effetto di aggiustamento rispetto all’aumento dei tassi atteso per domani dalla Bce.

Fatto #2

L’Ue si prepara a sacrifici e riorganizzazione per far fronte al taglio delle forniture russe di gas. Il governo francese prova col nudge e chiede a tutti i cittadini di impegnarsi con piccoli gesti quotidiani per ridurre i consumi. E il Fmi fa i conti degli effetti aggregati sulle economie europee, la Germania pagherebbe un 5%.  E, di conseguenza, arriva un taglio alle previsioni di crescita.

Fatto #3

La situazione degli incendi, il guaio più grosso è tra Italia e Slovenia, sul Carso, con conseguenze che arrivano fino all’isolamento di Trieste dalle comunicazioni e dalle reti. Questa è la Cnn ma in Uk parlano solo di quanto fa caldo (le aziende hanno chiesto ai dipendenti di lavorare da casa).

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