PUBBLICITÁ

Di cosa parlare stasera a cena

C'è una prima data per il vaccino

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

PUBBLICITÁ

Giuseppe Conte deve lasciare il Consiglio europeo in anticipo per essere alla camera ardente di Jole Santelli e chiede ad Angela Merkel di tenergli il posto e di fare anche la parte italiana. E’ tutto normalissimo perché Merkel ha la presidenza di turno e quindi è la persona che proceduralmente ha il compito di rappresentare tutti, specialmente in questo caso gli assenti. E ricordiamo che nel Consiglio europeo vanno solo ed esclusivamente i capi di stato o di governo e non sono previste figure sostitutive o vice o altri fiduciari. Insomma è meno di un piccolo aneddoto, che verrà però deformato e utilizzato dai commentatori e dai politici di opposizione tendenza sovranista per dire che l’Italia si allinea alla Germania e ne è ormai una provincia (ma c’è anche un filone umoristico opposto tutto basato invece su “magari” e “era ora”). Ma in realtà vuol dire qualcosa di più, ad esempio certifica che in questa fase l’impegno a sbloccare le trattative europee sul bilancio comunitario e di conseguenza sul next generation Eu vedono Italia e Germania notoriamente e dichiaratamente dalla stessa parte. E perciò l’uscita anticipata di Conte non ha creato problemi, sapendo, in anticipo, che sarebbe stata Merkel a mandare avanti il dibattito anche da parte italiana

ABBONATI PER CONTINUARE A LEGGERE
Se hai già un abbonamento:

Altrimenti


Giuseppe Conte deve lasciare il Consiglio europeo in anticipo per essere alla camera ardente di Jole Santelli e chiede ad Angela Merkel di tenergli il posto e di fare anche la parte italiana. E’ tutto normalissimo perché Merkel ha la presidenza di turno e quindi è la persona che proceduralmente ha il compito di rappresentare tutti, specialmente in questo caso gli assenti. E ricordiamo che nel Consiglio europeo vanno solo ed esclusivamente i capi di stato o di governo e non sono previste figure sostitutive o vice o altri fiduciari. Insomma è meno di un piccolo aneddoto, che verrà però deformato e utilizzato dai commentatori e dai politici di opposizione tendenza sovranista per dire che l’Italia si allinea alla Germania e ne è ormai una provincia (ma c’è anche un filone umoristico opposto tutto basato invece su “magari” e “era ora”). Ma in realtà vuol dire qualcosa di più, ad esempio certifica che in questa fase l’impegno a sbloccare le trattative europee sul bilancio comunitario e di conseguenza sul next generation Eu vedono Italia e Germania notoriamente e dichiaratamente dalla stessa parte. E perciò l’uscita anticipata di Conte non ha creato problemi, sapendo, in anticipo, che sarebbe stata Merkel a mandare avanti il dibattito anche da parte italiana

PUBBLICITÁ

ecco, lo spirito di patate dell’opposizione (poi uno si chiede perché questi qui non governeranno mai niente)

PUBBLICITÁ

ma vedete che lo stesso spirito, da primi anni del liceo a essere ottimisti, alligna anche altrove. Jean-Luc Melenchon è il segretario del partito di sinistra sovranista France insoumise

molto, ma molto, più importante è che siamo arrivati alla fase che precede la diffusione ordinaria per uno dei vaccini contro Sars-CoV-2. Ragionevolmente potrebbe essere disponibile intorno alla fine dell’anno il vaccino della Pfizer, mentre, senza annunci pubblici così espliciti, anche altri procedono abbastanza speditamente

 

ancora: le infezioni, specialmente quelle ospedaliere, e uno strumento di intelligenza artificiale che potrebbe permettere di individuarle in tempo e salvare molte vite

PUBBLICITÁ

PUBBLICITÁ

Improvvisamente, al salire repentino dei numeri della pandemia, si risveglia la richiesta di efficienza. Non che avesse proprio dormito, però l’opinione pubblica si era un po’ rilassata nella convinzione fiduciosa che qualcuno stesse lavorando per noi. Troppa tranquillità prima e troppa fiducia in estate e forse troppa ansia ora. E’ un meccanismo frequente nelle reazioni umane. Si esagera sempre in qualche direzione e i colpi per raddrizzare la rotta portano sempre a sbagliare nella direzione opposta. Seguiamo, anche a cena, solo le persone che tentano di ragionare senza farsi prendere dallo slancio del momento e che non tentano di usare le difficoltà di questi giorni per andare direttamente e solo a cercare colpevoli. Allora, vale sì la pena adesso di chiedersi come mai non si sia fatto abbastanza per arrivare preparati alla seconda ondata di contagi, ma rispettiamo noi stessi e cerchiamo di non fermarci a risposte banali a spiegazioni sbrigative. Gli snodi da controllare sono quelli del trasporto pubblico e della scuola. E poi di test, tracciamento e funzionamento della app Immuni. E ancora la disponibilità di posti in terapia intensiva. In tutti questi casi non c’è né Caporetto né la vittoria. L’amministrazione italiana soffre delle sue tare storiche e di problemi appena appena più recenti, una ventina d’anni, derivanti dal non risolto rapporto tra stato e regioni e dall’inefficienza costitutiva di queste ultime. La speranza, parlatene a cena, è che questa prova difficile lasci almeno qualche miglioramento nel funzionamento delle amministrazioni e, cosa più difficile, nel rapporto tra selezione dei leader politici e capacità di guidare in situazioni complesse di questo tipo. Sono cose difficili, passi avanti lenti. Poi c’è l’opposizione che però fa un gioco a sé. Contesta tutto, senza distinzione, per cui non va bene chiudere, non va bene aprire, bisogna andare a scuola e anche restare a casa, e andare al lavoro ma anche non andarci. E per ogni magagna c’è la battuta, l’aggressività sarcastica, il contrasto fatto puramente di parole, di formule vuote. Il principe è Matteo Salvini, anche quando si nasconde  dietro a Massimo Cacciari (o viceversa)

  

PUBBLICITÁ

poi c’è il Tar di Berlino che rovescia la decisione del governo sulle chiusure anticipate di bar e ristoranti

 

E ci sono grandi aziende che comunque programmano la stagione turistica

 

Tra le cose che stanno andando bene nel mondo (poche) c’è la campagna elettorale per le presidenziali USA

ricordate le copertine del Male? O rubriche satiriche più recenti? O Charlie Hebdo? Be’, cascare in un titolo finto può capitare a tanti, ma non dovrebbe capitare al presidente degli Stati Uniti e non mentre sta chiedendo di votarlo di nuovo. Comunque Trump ha replicato come se fosse vero a un titolo scritto per far ridere

 

evviva le nonne di Renzi e auguri a nonna Maria

Di più su questi argomenti:
PUBBLICITÁ