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di cosa parlare stasera a cena

Lo spirito unitario che serve per superare la pandemia e Sinner al Rolland Garros

Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

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Nessuno rallentamento e nessun veto sull’uso delle risorse europee per il sostegno all’economia italiana e alle altre economie dell’UE, al Mef ci tengono e voi potete ben parlarne a cena. L’Europa sta funzionando al suo massimo, che non è la perfezione ma, appunto, è il suo massimo, dimostrando anche un’insospettabile flessibilità. Intanto Roberto Gualtieri ripete che le stime sul Pil 2020 restano attorno a una variazione negativa del 9 per cento.

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Nessuno rallentamento e nessun veto sull’uso delle risorse europee per il sostegno all’economia italiana e alle altre economie dell’UE, al Mef ci tengono e voi potete ben parlarne a cena. L’Europa sta funzionando al suo massimo, che non è la perfezione ma, appunto, è il suo massimo, dimostrando anche un’insospettabile flessibilità. Intanto Roberto Gualtieri ripete che le stime sul Pil 2020 restano attorno a una variazione negativa del 9 per cento.

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Roberto Speranza chiede a tutti di tornare allo spirito unitario di marzo, quando lo sforzo è stato comune e l’impegno garantito da tutti per bloccare la diffusione del virus. Certamente sarà ascoltato, ma è anche vero che il parlamento non mostra invece uno spirito come quello invocato dal ministro della salute e costringe a prendere altre 24 ore per dare avvio ai nuovi dpcm con le regole per la convivenza sicura. E il governo rinvierà il consiglio dei ministri di un giorno.

  

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Il Pd constata che lo spirito unitario manca e polemizza con l’opposizione.

Dal Tg3 un po’ di chiusura parigine. Sarebbe il caso di considerare l’importanza dello sforzo di prudenza richiesto agli italiani con le nuove regole leggermente più stringenti, perché a quello sforzo corrisponde la possibilità di mantenere aperte le attività commerciali, i bar, i ristoranti. Significa, insomma, che a un piccolo sacrificio corrispondono opportunità molto grandi, perché le città continuano ad essere vive e il lavoro e la socialità non si interrompono. Non faremmo a scambio con Parigi e quindi cerchiamo di mantenere il senso delle proporzioni.

 

Questo è molto triste, ma coltiviamo un’estrema speranza.

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Le regole per il lavoro a distanza alla Corte costituzionale.

 

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Il tentativo di pace calcistica anche grazie alla solidarietà per il presidente di Lega Paolo Dal Pino, in quarantena per contagio da coronavirus.

 

Stefano Patuanelli da grillino studia il mercato e il liberalismo e qui siamo ottimisti sulle capacità di apprendimento.

 

Ora dicono che le parole di Nicola Zingaretti sono state interpretate con qualche eccesso e che insomma stava solo facendo considerazioni generali, ma sembra proprio che intenda cambiare almeno uno dei suoi due ruoli (presidente di regione e segretario del Pd).

 

Il redattore sociale fa le pulci alla revisione dei decreti sicurezza, trovando le parti che in realtà proseguono nel contrasto ai migranti, a volte anche con strumenti non dichiarati o non trasparenti. Sicuramente ha le sue ragioni, ma il risultato politico, sul terreno del possibile, c’è stato.

  

L’imbroglio dei tamponi fatti ma non controllati, da cui tante negatività distribuite a capocchia. Urgono misure per garantire l’attendibilità dei test, altrimenti stiamo a perdere tempo..

 

La frase senza senso “don’t let it dominate you” riferita al Sars-Cov-2 è il centro del breve discorso di Donald Trump mentre si propone come una specie di vincitore sul virus e sulla paura. Non ha senso perché il virus non intende dominare un bel niente, ma solo fare il suo mestiere e cioè cercare di moltiplicarsi presso gli ospiti, ora umani. Il virus non sa che in quel passaggio nel corpo umano crea danni che possono andare dal leggerissimo al gravissimo. Non pensa, non sa, non conosce, si potrebbe dire anche che non agisce ma semplicemente esegue il suo minimo e meccanico compito. Allora il verbo scelto da Trump in realtà non rimanda al virus ma forse alla paura del virus e, ancora più in profondità, alle politiche pubbliche con cui si tenta di contenere la diffusione del contagio. Quindi chi non ci dovrebbe dominare in realtà non è il virus ma sono i decisori che fissano regole e misure prudenziali. Si vede bene come il discorso di Trump perde senso quando lo spostiamo verso il suo vero bersaglio. Perché a dominare possono essere la malattia (che può portare alla prostrazione fisica e alla morte) e la paura della malattia (che quando diventa panico incontrollato può avere conseguenze altrettanto gravi), mentre tutte le misure di protezione e di sicurezza servono esattamente a liberarsi dalla paura, sia quella individuale sia quella collettiva, più pericolosa ancora. E servono a consentire alla società di andare avanti senza farsi devastare dalla malattia e dalla paura. Trump usa un caso, il suo, di cura efficiente e recupero delle energie (ma la voce segnala qualche affanno), per provare a rovesciare la necessità delle politiche pubbliche di contenimento e controllo della pandemia, ma confonde volutamente bersaglio, con la sua abituale strategia fatta proprio con lo svuotamento di senso della comunicazione pubblica e politica. Pensate alle cose scritte prima su Parigi e a quelle immagini, don’t let it dominate you va allora preso alla lettera e per non farsi guidare e comandare dal virus bisogna evitare che circoli, altrimenti le serrande della vita sociale scendono (e lo fanno per effetto della paura prima che lo dispongano le autorità).

 

Giuliano Ferrara sul tema.

Michelle Obama, con molta energia, contro la gestione Trump della pandemia e per un endorsement pieno a Biden/Harris (intanto i sondaggi sono al massimo distacco, con Biden al 57 per cento e Trump al 41 per cento)

  

Una curiosità dall’America trumpiana e sovranista: il deficit commerciale mai così alto dal 2006.

 

Ci vuole la distanza della Cnn per capire l’importanza del Mose e di ciò che si è riuscito a fare a Venezia. Intanto dal Consorzio Nuova Venezia, che gestisce l’impianto, arriva l’indicazione di un possibile uso delle paratie già a 110 cm di marea anziché a 130 cm

 

L’articolo del 1972 che ora vale il Nobel per la fisica a Roger Penrose.

 

Sono tre i fisici premiati, con una specie di passaggio generazionale all’interno del terzetto e con la quarta donna nella storia a ricevere il Nobel per la fisica (Marie Curie però fece il bis, ma il secondo era per la chimica).

 

Per Tom Cruise missione tra le buche romane e tutto il resto, quasi impossibile ma va bene lo stesso.

 

Stasera parlate di tennis, di Roland Garros, e speriamo bene.

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