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La 76esima edizione

Stasera la finale del premio Strega: Desiati è il grande favorito

Redazione

Tra i sette finalisti, cinque sul palco a causa del Covid, l'autore pubblicato da Einaudi è dato per vincitore. Raffaele La Capria, primo classificato nel 1961 per "Ferito a morte", verrà ricordato nel corso della serata

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Dopo mesi di attesa, stasera verrà decretato il vincitore del premio Strega nella cornice del Ninfeo di Villa Giulia a Roma, scelto dai giurati tra i sette finalisti in corsa. Per la prima volta nella storia del premio, i libri a contendersi la vittoria sono sette invece che cinque, motivo di due ex aequo e del regolamento che prevede di inserire tra i finalisti un libro edito da una casa editrice medio-piccola. Sul palco però gli autori saranno comunque cinque perchè anche questa volta il Covid ha sviato le previsioni. Fabio Bacà, in gara con "Nova" di Adelphi, è ancora appeso al risultato del tampone che farà in queste ore, mentre Veronica Galletta, scrittrice di "Nina sull'argine" (minimum fax) probabilmente dovrà partecipare in collegamento da casa.

Il grande favorito è Mario Desiati della casa editrice Einaudi che con i suoi "Spatriati" è pronto a salire sul gradino più alto del podio grazie ai 244 voti conquistati in semifinale; appena sotto Claudio Piersanti, autore di "Quel maledetto Vronskij" (Rizzoli), romanzo che grazie alla letteratura russa cerca di scacciare il dolore per un amore finito. Presenti anche Mondadori con Alessandra Carati, autrice di "E poi saremo salvi" e Bollati Boringhieri con Marco Amerighi il quale con il suo "Randagi" vuole fermare l'istantanea di una generazione ferita, delusa e sradicata (quasi "spatriata" direbbe Desiati). Infine si inserisce nella corsa al titolo anche Veronica Raimo, già vincitrice del premio Strega giovani con il suo "Nulla di vero" (Einaudi): precisa e ironica la romana ha conquistato i 500 giurati delle scuole secondarie superiori e punta a ottenere un buon risultato anche di fronte agli amici delle domenica.

La giuria quest'anno vedrà qualche cambiamento, non tanto nel suo organico, rimasto tale agli anni scorsi (400 amici della domenica della giuria storica più i giurati degli Istituti italiani di cultura all'estero e i lettori forti scelti dalle librerie) quanto nella votazione. Non si avrà più a disposizione tre voti ma si potrà puntare solo su un nome. L'ulteriore novità di quest'anno è di ordine amministrativo: Giovanni Solimine, presidente della Fondazione Bellonci che organizza il premio, ha fatto sapere che l'amministrazione capitolina tornerà a finanziare lo Strega. Ancora non è dato a sapere con quanti soldi: nel tempo i fondi erano passati da 100 mila euro l'anno a 50 mila, fino a sparire. Di certo c'è che il primo classificato vedrà la somma di 5 mila euro. Nel corso della serata, condotta da Geppi Cucciari e in chiaro su Rai tre a partire dalle 23 verrà ricordato Raffaele La Capria, scomparso a 99 anni lo scorso 27 giugno. Il "Dudù" della letteratura vinse nel 1961 in una delle edizioni più rocambolesche del premio perché il suo "Ferito a morte" strappò lo scettro a Fausta Cialente e Giovanni Arpino per un solo punto. 

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