Lucio Dalla, in una foto in mostra al Vittoriano nel 2016 (LaPresse)

Oltre la musica

Cesare Cremonini firmerà la regia di un film su Lucio Dalla

Simonetta Sciandivasci

Dopo aver annunciato un nuovo disco per il 2022, la nuova sfida è al cinema, per raccontare "alcuni momenti della carriera artistica" del cantautore scomparso nel 2012

Cesare Cremonini firmerà la regia di un film su Lucio Dalla. Più precisamente, “su alcuni momenti della carriera artistica di Dalla”. Così è scritto nel comunicato della TenderStories che, insieme alla Papaya Records, coprodurrà il film, con il supporto della Emilia Romagna Film Commission. Il soggetto è di Cremonini, e da quanto ci lavorava chi lo sa. 

 

È una bella notizia, anzi una grande notizia, e lo è per due ragioni. La prima, immediata e quasi ovvia, è l’amore per Lucio Dalla, che più che un sentimento è un fatto italiano (ormai e grazie al cielo, su Dalla, siamo tutti d’accordo, vero? Vero). La seconda, più profonda e larga, è che si tratta di una sfida complessa, certamente rischiosa e piuttosto inaspettata: tre attributi che all’agire di un artista sono connaturati, anche se gli algoritmi ce lo fanno dimenticare. 

 

Su questo giornale, che è un giornale a maggioranza dalliana, abbiamo di recente fatto gli auguri di buon lavoro a Cremonini, ritenendolo uno di quelli che se la gioca e sempre se l’è giocata. Pensavamo al suo prossimo disco, che ha annunciato di recente e che uscirà il prossimo anno, e ora pensiamo al film dopo il disco, quindi rinnoviamo e raddoppiamo gli auguri, convinti che il solo che può fare questo lavoro sia lui: una “canzone senza note di uno che si è perso”.

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  • Simonetta Sciandivasci
  • Simonetta Sciandivasci è nata a Tricarico nel 1985. Cresciuta tra Ferrandina e Matera, ora vive a Roma. Scrive sul Foglio e per la tivù. È redattrice di Nuovi Argomenti. Libri, due. Dopodomani, tre.