“Africanus al posto di David Hume”. Delirio inglese da cancel culture
Intervista a Iain Gordon Brown, curatore delle opere del filosofo dell'empirismo. "Hanno anche definito Churchill peggio dei nazisti"
La David Hume Tower cambierà dunque nome, dopo che le opinioni sulle razze del grande filosofo del XVIII secolo hanno portato a una campagna per farlo rimuovere dalla torre dell’Università di Edimburgo. Il padre dell’empirismo e dello scetticismo, autore del Trattato sulla natura umana, nel 1766 incoraggiò il suo mecenate, Lord Hertford, ad acquistare una piantagione a Grenada. In un recente articolo per la Scottish Review, Tom Devine, professore emerito presso l’Università della città scozzese, ha scritto: “Hume nacque nel 1711 e morì nel 1776. I termini peggiorativi che formavano la base della protesta non furono registrati in nessun autorevole dizionario inglese fino al 1902 e solo tre decenni dopo entrano nell’uso comune. Quindi condannare Hume come ‘razzista’, un termine che non esisteva fino a quasi 150 anni dopo la sua morte, non è solo manifestamente ingiusto, ma palesemente assurdo”.
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- Giulio Meotti
Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.