Nemmeno un boicottaggio fermò l'ascesa di Batman

Giovanni Battistuzzi

Era considerato dagli amanti dei comics un supereroe di serie B. Tutto cambiò 55 anni fa. Il successo insperato e non voluto del telefilm Batman

Non ci fosse stato Yale Udoff probabilmente Christopher Nolan non si sarebbe mai trovato alle prese con un ricco supereroe mascherato da pippistrello. Yale Udoff aveva passato l'adolescenza a leggere i fumetti di Batman e decise di intraprendere la carriera televisiva, o meglio dietro le quinte della tv, un po' perché gli piaceva il mezzo, un po' perché pagavano bene, soprattutto per provare a fare ciò che gli sarebbe valso il rispetto totale e incondizionato dei suoi amici di sempre: portare Batman nel piccolo schermo. O più precisamente riportarlo e farlo rimanere lì in pianta stabile. Negli anni Quaranta la Columbia Pictures aveva realizzato due piccoli sceneggiati, nel 1943 Batman e nel 1949 Batman e Robin, sul supereroe, ma non erano andati molto bene.

  

L'occasione buona capitò nei primi mesi del 1965. Yale Udoff per caso scoprì che l'accordo per una serie animata tra Ed Graham Productions (che deteneva i diritti) e CBS era saltato. In pochi giorni convinse i suoi capi alla ABC a realizzare un telefilm su Batman. Si accordò con la DC Comics, che nel frattempo, fiutando l'affare, aveva riacquistato i diritti per la tv, per la realizzazione di una serie. L'accordo però prevedeva una clausola: sarebbe stata la 20th Century Fox a produrla.

  

Fosse stato per la 20th Century Fox una serie su Batman non ci sarebbe mai stata. Però i patti stretti anni prima con la DC Comics prevedevano la possibilità che la casa editrice potesse imporre un soggetto ogni tot di anni. Fu per questo che tutto venne appaltato alla Greenway Productions di William Dozier. Dozier era un appassionato di arte, film romantici e libri noir che considerava il fumetto poco più che un passatempo per ragazzini sfigati. Ma non se la passava bene finanziariamente e i soldi offerti erano abbastanza per convincerlo, suo malgrado, a sfogliare qualche albo. A suo avviso l'unico modo per rappresentare Batman era quello di renderlo esagerato, assurdo, una specie di rivisitazione del fumetto in stile pop art. Ai dirigenti della Fox non parve vero sentire una tale proposta. Era la maniera migliore per far fallire il progetto e liberarsi del contratto con la DC Comics. Reclutarono un po' di attori alle prime armi (Adam West nei panni di Batman e Burt Ward in quelli di Robin), qualcuno di seconda fascia e qualche sconosciuto capitato lì per caso.

  

Il 12 gennaio del 1966, 55 anni fa la prima puntata del telefilm Batman andò in onda sulle frequenze dell'ABC. Fu un successo incredibile. Fu l'inizio di una fortuna televisiva e cinematografica del tutto insperata per il supereroe che molti amanti dei comics considerano di serie B. Tanto grande da riuscire per anni a mettere in ombra tutti gli altri.

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