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Il foglio del weekend

Harry e William, fratelli coltelli

Gregorio Sorgi

Il loro rapporto è diventato una questione politica. L’autore del libro scandalo racconta le due anime della famiglia reale

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Robert Lacey racconta gli intrighi della monarchia britannica da oltre quaranta anni, ma non aveva mai ricevuto una reazione così aggressiva a un suo libro. “Sono stato inondato da mail negative nei confronti di Meghan Markle, alcune delle cose che ho letto non sono pubblicabili”, spiega al Foglio l’autore di “Battle of Brothers”, il libro sulla frattura tra i principi Harry e William che ha scatenato grandi polemiche in Gran Bretagna. “Ma questa è la monarchia britannica; suscita delle emozioni forti tra i suoi sudditi”. Per Lacey questa è stata anche la prima volta in cui Buckingham Palace si è rifiutato di leggere le bozze del suo libro. L’autore ci mostra il pacco sigillato che gli è stato restituito dalla corte. “Solitamente invio i capitoli più delicati dei miei libri ai collaboratori della regina e ottengo un incontro con il segretario privato di Sua Maestà per avere maggiore chiarezza su alcuni aspetti. Stavolta mi hanno risposto che non vogliono cooperare con questo libro, per evitare ogni malinteso riguardo a un’eventuale autorizzazione”. La tesi di Lacey non deve essere piaciuta a Buckingham Palace. L’autore sostiene che Harry non è un privilegiato, ma una vittima sacrificale della sua famiglia. Fin da ragazzo il duca di Sussex è stato usato come capro espiatorio per proteggere la reputazione del principe William, l’erede designato che è uscito indenne da ogni scandalo.

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Robert Lacey racconta gli intrighi della monarchia britannica da oltre quaranta anni, ma non aveva mai ricevuto una reazione così aggressiva a un suo libro. “Sono stato inondato da mail negative nei confronti di Meghan Markle, alcune delle cose che ho letto non sono pubblicabili”, spiega al Foglio l’autore di “Battle of Brothers”, il libro sulla frattura tra i principi Harry e William che ha scatenato grandi polemiche in Gran Bretagna. “Ma questa è la monarchia britannica; suscita delle emozioni forti tra i suoi sudditi”. Per Lacey questa è stata anche la prima volta in cui Buckingham Palace si è rifiutato di leggere le bozze del suo libro. L’autore ci mostra il pacco sigillato che gli è stato restituito dalla corte. “Solitamente invio i capitoli più delicati dei miei libri ai collaboratori della regina e ottengo un incontro con il segretario privato di Sua Maestà per avere maggiore chiarezza su alcuni aspetti. Stavolta mi hanno risposto che non vogliono cooperare con questo libro, per evitare ogni malinteso riguardo a un’eventuale autorizzazione”. La tesi di Lacey non deve essere piaciuta a Buckingham Palace. L’autore sostiene che Harry non è un privilegiato, ma una vittima sacrificale della sua famiglia. Fin da ragazzo il duca di Sussex è stato usato come capro espiatorio per proteggere la reputazione del principe William, l’erede designato che è uscito indenne da ogni scandalo.

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Secondo Lacey questo è l’amaro destino dei secondogeniti della monarchia, che sono costretti a trascorrere una vita all’ombra dei fratelli maggiori. La principessa Margaret aveva maturato un feroce risentimento nei confronti di sua sorella, la regina Elisabetta, e pretendeva di svolgere un ruolo più attivo nella monarchia. Il principe Andrea, figlio prediletto della regina e secondo in linea al trono alla nascita, è stato “uno dei reali più arroganti e impopolari di sempre” ed è finito sotto i riflettori per la sua amicizia con il pedofilo americano Jeffrey Epstein. “In Inghilterra si usa l’espressione ‘the heir and the spare’ (l’erede e il ricambio, ndr). Nelle foto d’infanzia i due fratelli sono sempre uno accanto all’altro. Ma nel momento in cui si inizia a intuire che ‘l’erede’ diventerà il successore ‘il ricambio’ viene messo da parte”. Nelle foto di rito con la regina Elisabetta compaiono solamente gli eredi al trono: Charles, William e George. Non c’è spazio per i “ricambi”. Tuttavia, l’arrivo a corte dell’attrice Meghan Markle (“una donna dinamica, combattiva e dalle opinioni forti”, dice Lacey) ha offerto una via d’uscita a Harry. “Il piano di Buckingham Palace era quello di fare sposare il principe con un’aristocratica inglese di nome Henrietta o Annabelle, e farli andare a vivere in campagna. L’arrivo di Meghan è stato un imprevisto che ha compromesso il loro programma. Il sistema reale non ha mai tollerato la grande popolarità di Harry e Meghan, che erano le rockstar della monarchia e fin dall’inizio hanno messo in ombra i futuri sovrani William e Kate. I cortigiani non gradivano questa situazione, credevano che Harry dovesse restare al suo posto”.

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Tuttavia, la frattura con la famiglia reale sarebbe avvenuta anche senza l’arrivo di Meghan. Fin da piccolo il duca di Sussex aveva capito di essere destinato a vivere nell’ombra di suo fratello. All’età di quattro anni Harry risponde così alla tata che lo aveva redarguito: “Non devo comportarmi bene, tanto non diventerò re”. Al contrario, sostiene Lacey, la consapevolezza di essere l’erede al trono ha dato grande forza morale al principe William, che col passare degli anni è diventato più responsabile. “Questo destino gli ha dato un obiettivo verso cui puntare, una finalità a tutte le prove e le tribolazioni. William attende nove anni prima di sposare Kate, la sottopone a un lungo apprendistato per capire se sarà una brava regina. Il duca di Cambridge si aspetta che suo fratello faccia lo stesso con Meghan. Tuttavia, Harry ha tratto una lezione diversa dal rapporto tribolato tra i suoi genitori, il principe Carlo e Lady Diana. La loro unione si è presto trasformata in un matrimonio di convenienza, da cui è scomparsa ogni forma di affetto. Harry non vuole rassegnarsi allo stesso destino e conclude che l’amore è ciò che conta e che determinerà le sue scelte”.

 

Il comportamento dei due fratelli viene guidato da princìpi opposti: da un lato l’amore e dall’altro il dovere. Questo è un tema ricorrente nella storia della monarchia. Nel 1936 il re Edoardo VIII scelse di trascorrere il resto della sua vita con la sua compagnia Wallis Simpson – un’altra americana sgradita alla corte – e fu costretto ad abdicare e trascorrere il resto della sua vita in esilio a Parigi. Secondo Lacey nemmeno Harry e Meghan torneranno in Gran Bretagna nel breve termine o forse mai più. “Ormai il loro posto è al di fuori della famiglia reale. Però c’è un’importante differenza tra i due casi. Edoardo VIII scrisse un libro di memorie nel 1951 e poi rimase in silenzio per il resto della sua vita. Al contrario i duchi di Sussex non si metteranno a tacere ma continueranno a perseguire le proprie cause in California. Meghan è una combattente; a soli undici anni ha fatto causa all’azienda americana Procter and Gamble per una pubblicità ritenuta sessista. Negli anni a venire continuerà a battersi contro il razzismo, per i dritti delle donne e altri temi progressisti che fanno parte della cosiddetta ideologia woke. A differenza di molti miei coetanei credo che il woke sia destinato a durare a lungo, dato che le nuove generazioni hanno a cuore questi temi e si identificano con Harry e William”.

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La Megxit è diventata un termometro dello scontro politico in Gran Bretagna. Gli anziani filoconservatori generalmente si sono schierati a fianco della famiglia reale mentre i giovani liberal hanno preso le difese della coppia. Lacey cerca di restare neutrale nei suoi libri ma in realtà aderisce al secondo partito. Secondo lui l’addio di Harry e Meghan è stata una grande occasione persa per modernizzare la monarchia e renderla più cosmopolita. “Il loro matrimonio nel maggio 2018 ci aveva fatto ben sperare. Quel giorno il vescovo afroamericano Michael Curry disse di sentire le voci dei suoi antenati schiavi. Molti di noi si erano compiaciuti del fatto che la monarchia finalmente rispecchiasse una società multirazziale. La famiglia Windsor è bianca e anglosassone; significa che il capo di stato in Gran Bretagna non sarà mai l’espressione di una minoranza etnica. Questo limite sarà sempre più importante in futuro. L’isola di Barbados, che appartiene al Commonwealth, vuole rimuovere la regina Elisabetta come capo di stato perché non intende più avere un monarca bianco. La Giamaica potrebbe presto muoversi nella stessa direzione. Penso che l’uscita di scena di questa coppia multirazziale sia un grande rimpianto per la monarchia. La famiglia si riunirà in futuro ma non vedo come Harry e Meghan potranno riacquisire il loro status di reali”.

 

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Secondo Lacey il Covid ha reso più duratura questa spaccatura. I duchi di Sussex sarebbero dovuti tornare in Gran Bretagna lo scorso aprile per il compleanno della regina che però è stato annullato. Può darsi che la coppia si recherà a Londra la prossima volta per partecipare al processo per diffamazione contro il tabloid Mail on Sunday. Se così fosse Harry e Meghan finirebbero sicuramente nel mirino dell’opinione pubblica: “Tornano a casa solamente per andare in tribunale”. Secondo Lacey c’è stata molta ipocrisia nei loro confronti. “I duchi di Sussex sono stati trattati come dei capri espiatori per tutto ciò che è andato storto, ma questa visione è troppo semplicistica”.

 

In realtà la famiglia Windsor temeva l’intelligenza e la determinazione di Meghan che, a differenza loro, “non ha ereditato i soldi ma li ha guadagnati e non ha ereditato la celebrità ma se l’è creata da sola”. I reali continuano a guardare con diffidenza alle iniziative commerciali della giovane coppia, che a settembre ha firmato un contratto multimilionario con Netflix. “Non vedo cosa ci sia di male a produrre dei documentari socialmente utili e probabilmente molto noiosi con Netflix. Se vai a Buckingham Palace trovi dei negozi di souvenir che vendono magliette, cuffie per la doccia, bicchieri da tè con lo stemma della famiglia reale”. Il libro rivela che William ha chiesto a Charles Spencer, il fratello di Lady Diana, di persuadere suo nipote Harry a posticipare il matrimonio con Meghan. Questo particolare conferma che c’è stata una rottura tra i due fratelli nel 2018, ma in realtà i problemi erano iniziati molti anni prima. Fin da ragazzo Harry è stato il capro espiatorio, e ha pagato oltre le proprie colpe per proteggere la reputazione di William. Lacey racconta due aneddoti simbolici.

 

William aveva allestito una discoteca nel seminterrato della residenza reale di Highgrove ma la responsabilità è stata attribuita solamente a Harry. Lo stesso è accaduto quando il secondogenito è stato fotografato a una festa con una divisa da ufficiale nazista. I due fratelli avevano scelto il vestito insieme, ma William non è stato macchiato dallo scandalo. “Dopo questi episodi Harry ha capito di essere ostaggio della sua reputazione ma all’inizio ha fatto finta di nulla. Quando William ha sposato Kate lui si è rassegnato a essere il numero due e a restare nell’ombra. L’arrivo di Meghan gli ha fatto capire i limiti di questa scelta e lo ha costretto a un ripensamento. Non credo che Harry fosse debole però era sicuramente smarrito prima di conoscere la sua futura moglie”. Lacey racconta un aneddoto che esprime la sua evoluzione. “Poco dopo la nascita del figlio Archie il duca stava intervistando Jane Goodall, la grande antropologia inglese. La situazione è di per sé incredibile: l’ultimo della classe, il giullare di corte, affronta alcuni di temi di rilievo globale con una delle intellettuali più importanti al mondo. Questo non sarebbe stato possibile senza l’influenza di Meghan. Quando il piccolo Archie sale sul palco, la grande antropologa gli prende la mano e la sventola come se fosse una scimmietta: ‘Devi imparare a fare il saluto reale, lo dovrai fare per il resto della tua vita’. All’improvviso Harry interviene: ‘No, non sarà così’.

 

Questo è il motivo per cui la coppia è uscita dal sistema e ha creato un ramo alternativo della famiglia reale in California. Tuttavia, con una maggiore empatia e immaginazione, le idee divergenti di Harry e Meghan potevano restare all’interno della famiglia reale”. L’anno scorso Lacey voleva scrivere un libro su un’altra coppia di fratelli: Carlo e Andrea. “Mi interessava raccontare il paradosso di Andrea, il figlio prediletto della regina finito al centro di un brutto scandalo. Ne ho parlato con Peter Morgan, che è il creatore di The Crown (la famosa serie di Netflix sulla storia della monarchia, di cui Lacey è un consulente, ndr) e mi ha detto: ‘Hai scelto i principi sbagliati; Carlo e Andrea non contano più nulla. La coppia più importante da cui dipendono le sorti della monarchia sono Harry e William, che si sono divisi dopo essere stati visti a lungo come dei modelli’”. La quarta stagione di “The Crown”, in uscita il 15 novembre, si soffermerà sull’epoca della Thatcher, dal 1979 al 1989. Secondo Lacey questi sono gli anni in cui nascono i dissidi tra William e Harry, che vengono traumatizzati a vita dalle liti e dai tradimenti reciproci compiuti dai propri genitori. “William ha sempre avuto una scarsa considerazione di suo padre. La sua grande fonte di ispirazione è stata la regina Elisabetta, a cui cerca di assomigliare sia nel bene che nel male”.

 

Lacey sostiene che William ha ereditato la freddezza e la sottile ipocrisia di sua nonna. “La loro risposta a ogni crisi è quella di fare finta di nulla”. Harry ha riconosciuto la frattura con suo fratello in un’intervista toccante in cui ha promesso che “ci sarò sempre per lui (William, ndr) e lui ci sarà sempre per me”. “William invece ha sempre evitato l’argomento – spiega Lacey – Nei suoi interventi pubblici incoraggia i sudditi ad affrontare i propri problemi di salute mentale però lui è il primo a negare la rottura con suo fratello. Anche sua nonna si comportò nello stesso modo negli anni Novanta quando si rifiutò di riconoscere che il rapporto tra suo figlio e Lady Diana fosse terminato. La coppia viveva in luoghi diversi ma il primo ministro dell’epoca (John Major, ndr) si ostinava a dire che Diana sarebbe diventata regina. Per molti anni questa ipocrisia è stata alla base del successo della monarchia, ma credo che questa ricetta abbia smesso di funzionare”. Lacey dubita che i due principi si riconcilieranno però si augura che le loro scelte divergenti vengano riconosciute in pubblico. “Harry vuole andare per la sua strada e il palazzo reale deve accettarlo. I duchi di Sussex hanno mantenuto le loro promesse; hanno saldato il conto con i contribuenti e sono diventati finanziariamente autonomi. Credo che i due fratelli debbano riconoscere le loro differenze di opinioni in modo adulto. Finora hanno seguito la vecchia formula inglese di fare finta che non sia successo nulla”.

 

Lacey racconta che molti lettori sono rimasti delusi dal trattamento riservato a William e Kate, che sono la speranza della monarchia britannica. “Hanno una grande reputazione; vengono visti come dei semidei e venerati come tali. I duchi di Cambridge si sono ritagliati uno spazio importante che però esclude la presenza di Harry e Meghan. La gente ha una pessima considerazione di Carlo e Camilla; lei è stata responsabile di alcuni degli episodi più tragici della storia recente della monarchia. Se la regina Elisabetta dovesse vivere altri cinque anni, la gente si chiederà: che senso ha dare vita al regno di Carlo III? Tanto vale passere direttamente alla terza generazione, ovvero a William e Kate”.

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