Roma. “Chiedetevi se vi sentite più al sicuro a New York e Londra o a Singapore e Seul? L’Asia sta raggiungendo l’occidente, e in alcuni paesi lo ha superato, perché ha preso sul serio l’arte di governo mentre in occidente si è ossificata”. Adrian Wooldridge dell’Economist e John Micklethwait di Bloomberg ai primi di settembre tornano insieme con un libro sulla pandemia, “The wake up call”. Sottotitolo: “Perché la pandemia ha messo a nudo la debolezza dell’occidente”.

Roma. “Chiedetevi se vi sentite più al sicuro a New York e Londra o a Singapore e Seul? L’Asia sta raggiungendo l’occidente, e in alcuni paesi lo ha superato, perché ha preso sul serio l’arte di governo mentre in occidente si è ossificata”. Adrian Wooldridge dell’Economist e John Micklethwait di Bloomberg ai primi di settembre tornano insieme con un libro sulla pandemia, “The wake up call”. Sottotitolo: “Perché la pandemia ha messo a nudo la debolezza dell’occidente”.

Partono affermando che “la crisi del coronavirus è un evento che accelera la storia”. Se i governi occidentali risponderanno all’emergenza, avranno la possibilità di invertire decenni di declino; se esiteranno e l’Asia continuerà a crescere, aumenterà la prospettiva di un nuovo ordine mondiale dominato dall’oriente”. La crisi del Covid sarà lo stimolo? “I presagi non sono buoni. Ovunque guardate, vedrete Leviatani in uno stato pietoso: pesanti e inefficienti, guidati dal panico piuttosto che da pianificazione. Gli ospedali hanno raggiunto le capacità massime con una velocità spaventosa: a New York, l’epicentro del capitalismo globale, i medici indossano occhiali da sci invece di maschere e le infermiere usano sacchi della spazzatura invece di camici protettivi. L’Europa ha sprecato giorni a discutere su cosa fare. In Ungheria e Polonia, i governanti illiberali hanno cercato di conquistare più poteri. In tutto l’occidente i test scarseggiano. Mentre il governo occidentale si è atrofizzato, l’Asia ha abbracciato il futuro”.

I due autori fanno l’esempio di Singapore. “Una città-stato che un tempo era una palude povera e una satrapia coloniale ora è lo stato meglio governato al mondo. Hanno scuole e ospedali migliori rispetto agli ex padroni coloniali nel Regno Unito, nonché standard di vita più elevati”. Molte delle risposte di governo più impressionanti sono state prese in Asia. “Mentre l’occidente esitava, Giappone, Hong Kong, Corea del sud e Singapore sviluppavano test e materiali necessari. La Corea ha installato stand nelle strade di Seul dove sottoporsi ai test di fronte a operatori sanitari dietro a un vetro protettivo. Il fatto che Singapore sia stata alla fine costretta a introdurre un lockdown testimonia la virulenza del virus. Meno di dieci persone sono morte”. Alcuni paesi europei hanno ottenuto buoni risultati. “Come la Germania, dove la fiducia nel governo è agli stessi livelli che vediamo in Corea e Singapore, ha avuto successo nei test e li ha utilizzati per rallentare il tasso di mortalità. La maggior parte dell’Europa è stata colta di sorpresa: l’Italia ha sprecato giorni in battibecchi partigiani, mentre il governo inglese ha infilato la testa nella sabbia, passando dall’‘immunità di gregge’ al lockdown. Il tasso di mortalità inglese è cento volte superiore a quello del Giappone”.

Wooldridge e Micklethwait ne hanno pure per gli Stati Uniti. “Il leader del mondo libero è in una condizione deplorevole, visti i mesi che ha avuto per prepararsi. Trump ha ignorato gli esperti e le testimonianze dall’Asia e dall’Italia, dichiarando che la crisi sarebbe finita entro Pasqua; poi ha avvertito che ci sarebbero stati centinaia di migliaia di morti. A essere onesti con Trump, i problemi dell’America vanno al di là di lui. Molte istituzioni sono obsolete”.

Il Covid è un promemoria che la funzione fondamentale dello stato è quella che Thomas Hobbes ha definito nel “Leviatano”: offrire protezione ai cittadini. “La crisi coincide con un indebolimento del potere americano e un rafforzamento di quello cinese. La grande questione geopolitica è se l’occidente potrà raccogliere la sfida come ha fatto tante volte o se lascerà alla Cina la leadership globale”.

Hobbes era sopravvissuto alla guerra civile inglese fuggendo in Francia e la sua preoccupazione filosofica era la sicurezza personale. Al tempo in cui il filosofo scampò alla Grande Peste del 1665, era la Cina il centro amministrativo mondiale, mentre l’Europa era un campo di battaglia. “Padroneggiando l’arte di governo, l’occidente avrebbe dominato il mondo per quattrocento anni”. Che la storia non sia tornata a girare a oriente?