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Una nuova mappa sentimentale per chi cura le varie poste del cuore

Mariarosa Mancuso

Non sarebbe male aggiornare la “Carte de Tendre”. Potrebbero applicarsi, stabilendo e battezzando le tappe che conducono da “Nuova amicizia” a relazioni più gustose. Magari evitando il tormentoso Mare della Passione

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L’abbiamo pensato ogni volta che è capitata sotto gli occhi. L’ultima, leggendo Collezione di sabbia di Italo Calvino: una raccolta di articoli scritti da Parigi negli anni Ottanta per i giornali italiani, sulle più stravaganti mostre che gli capitava di visitare. In apertura, appunto, una collezione di sabbie provenienti da ogni dove: chiare, scure, grigie, beige, a sassetti o quasi impalpabili. C’erano le figure di cera (e l’orribile effetto che fanno, peggio ancora quando sono anatomiche), un linguaggio fatto con i nodi, e le mappe. Sempre un grandissimo spasso, da quando gli antichi per designare le lande inesplorate scrivevano “hic sunt leones” (animali feroci, qui – e magari qualche drago sputafuoco).

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L’abbiamo pensato ogni volta che è capitata sotto gli occhi. L’ultima, leggendo Collezione di sabbia di Italo Calvino: una raccolta di articoli scritti da Parigi negli anni Ottanta per i giornali italiani, sulle più stravaganti mostre che gli capitava di visitare. In apertura, appunto, una collezione di sabbie provenienti da ogni dove: chiare, scure, grigie, beige, a sassetti o quasi impalpabili. C’erano le figure di cera (e l’orribile effetto che fanno, peggio ancora quando sono anatomiche), un linguaggio fatto con i nodi, e le mappe. Sempre un grandissimo spasso, da quando gli antichi per designare le lande inesplorate scrivevano “hic sunt leones” (animali feroci, qui – e magari qualche drago sputafuoco).

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Sfogliando Calvino abbiamo rivisto la “Carte de Tendre”, mappa di una regione immaginaria – ma ben disegnata con i suoi villaggetti, i fiumi, il mare – inventata da Madeleine de Scudéry e dalle sue amiche salottiere a metà del Seicento, quando la conversazione era un’arte e pure il corteggiamento. Molière le prenderà in giro, nella commedia “Les précieuses ridicules” (immaginando due provinciali a Parigi ingannate da due servi che i gentiluomini rimpannucciano da signori). Ma è molto meglio offrire materia di satira a un grande comico che rivendicare sempre e comunque il ruolo di vittima.

  

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La “Carte de Tendre” era illustrata nell’ormai illeggibile romanzo Clelia, dieci volumi ambientati in epoca romana ma scritti da Mademoiselle de Scudéry per illustrare le galanterie del suo tempo. Non viene in mente altro, per rendere l’idea, dei travestimenti da pastorelli e pastorelle che andavano di moda all’epoca, qualsiasi cosa andasse in scena. Sopravvive la mappa, e sarebbe utile averne una aggiornata ai nostri tempi.

  

Detto alle signore e ai signori che curano le varie poste del cuore, e potrebbero applicarsi, stabilendo e battezzando le tappe che conducono da “Nuova amicizia” a relazioni più gustose. Evitando il tormentoso Mare della Passione, e invece tenendosi sulle rive del fiume Inclinazione. Viene in mente, di passaggio, quando le risposte alle ragazze in ambasce erano cose da femmine, mai un maschio si sarebbe abbassato a tanto. Se è questa l’uguaglianza per cui abbiamo combattuto, ditelo subito. Non è che loro in cambio hanno mollato più prestigiose rubriche.

   

Va altresì evitato, sempre per far tesoro della Nuova amicizia, il lago dell’Indifferenza. Ci si arriva attraverso i paeselli Negligenza e Dimenticanza. Ma basta spostarsi di poco, verso Bigliettini galanti o Versi amorosi, per ritrovare il fiume. Sull’altra sponda, troviamo Sorrisi, Assiduità e Tenerezza, che conducono a una delle tre cittadine che hanno nome Tenero, una sul fiume Stima e l’altro sul fiume Riconoscenza. Precisione, Bontà, Sensibilità sono altrettante tappe, da combinare a piacere – non è un delitto allungare la strada, e volendo si può tornare sui propri passi. Orgoglio è un fortino in cima a un roccione. L’Obbedienza è decisamente una virtù: le preziose signore avevano le idee chiarissime.

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