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C’è un teatro su YouTube dove David Lynch ci parla del meteo per parlare di sogni

<p>&ldquo;Buona giornata&rdquo;, ci dice il regista sul canale David Lynch Theater</p>

Micol Flammini
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“Buongiorno, è il tre luglio del 2020 ed è venerdì. Ancora una volta, qui a Los Angeles non c’è più l’oscurità, è così bello, il cielo è blu, il sole dorato splende lungo la sua strada, è molto tranquillo in questo momento, ci sono circa 57 gradi Fahrenheit, 14 Celsius”. E guarda fuori dalla finestra, controlla qualche aggeggio che segna la temperatura nella sua stanza e che noi non vediamo. E’ prestissimo a Los Angeles e David Lynch prosegue: “Il sole, il sole dorato dovrebbe rimanere con noi per tutto il giorno. Questo pomeriggio andrà a 80 gradi, 26-27 Celsius, passate tutti una bella giornata!”. Da metà maggio, ogni mattina, con la tazza di caffè fumante sulla scrivania – caffè che non si vede ma se tutto è rimasto al suo posto e nulla è cambiato nelle abitudini di David Lynch sarà nerissimo – con la camicia scura abbottonata fino al collo e i capelli bianchissimi ambiziosamente sparati verso l’alto, il regista americano dà a tutti il buongiorno dal suo canale YouTube, David Lynch Theater. Ogni mattina racconta agli abitanti della città californiana cosa vede dalla sua finestra, descrive le nuvole, se ci sono, il colore del cielo, e conclude sempre augurando a tutti “Una buona giornata”. E se per caso un giorno le nuvole sono minacciose, Lynch rassicura tutti che prima o poi se ne andranno, che tornerà il sole dorato. E se piove, va anche bene così, ma c’è comunque la certezza che i raggi del sole splenderanno. Quasi fosse una metafora di questi tempi. Sono video di pochi secondi, immersi nella luce dell’alba della sua casa, girati dall’angolo del suo studio dove tutto sembra di metallo e formica.

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I “Weather Report” di Lynch si sono interrotti soltanto il 2 giugno, il giorno dopo il regista è ricomparso con un cartello con la scritta Black Lives Matter, il suo compito è anche quello di augurare una buona giornata a questa America colpita dal virus e dalle proteste. Il 6 giugno, in occasione dell’anniversario dello sbarco in Normandia, ha invece raccontato un suo sogno in cui lui era un soldato tedesco di sedici anni, colpito a morte da un americano lungo la spiaggia francese. Oltre ai “Weather Report”, nel suo teatro Lynch ha caricato altri video. In alcuni racconta cosa fa, di cosa si occupa durante la giornata: dipinge, costruisce, legge, osserva gli insetti. Il 29 maggio costruiva un orinatoio pieghevole da riporre sotto al lavandino, inventa aggeggi, di solito di legno, e ci lascia spiare come trasforma le sue giornate nella sua California così colpita dal virus. E siccome in questi anni lo abbiamo visto fare qualsiasi cosa, e farla bene, il suo canale YouTube mostra che Lynch oltre a essere un regista, un musicista, un pittore è anche un bravissimo youtuber.

  

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Poco prima dello scoppio della pandemia, Lynch aveva realizzato per Netflix un documentario dal titolo “What Did Jack Do?” in cui lui, in una stazione ferroviaria, che aveva in realtà un che di spaziale, interrogava Jack, una scimmia cappuccina incravattata e sospettata di aver ucciso il presunto amante della sua amata, una gallina di nome Toototabon. C’è il caffè, c’è il bianco e nero, c’è Lynch e alla fine Jack fugge perché è convinto di aver visto la sua bella Toototabon, ma forse è una visione, o forse no, e se ne va via gridando disperatamente il suo nome: Toototabon, Toototabon, Toototabon. Come fosse un mantra o una preghiera. E riesce a farci sentire disperati quell’urlo che sembra non finire mai, come riescono invece a farci sentire sollevati i “Weather Report”, quegli spazi mattutini in cui il regista ci dice che tutto andrà bene, parlando di meteo, seduto alla sua scrivania.

  

Già nel 2000 Lynch si era preso la briga di parlare di condizioni atmosferiche sul suo sito, gli piace guardare fuori dalla finestra, commentare le nuvole, ma il Teatro di Lynch è qualcosa di più. E’ uno spioncino sulla creatività del regista, è uno spazio di arte totale, in cui si ritrovano miniserie vecchie, come “Rabbits”, e video nuovi come “The Story of a Small Bug”. Sembra quasi di vivere nella sua mente, incollati a YouTube, aspettando il prossimo video, e sperando che David Lynch non smetta mai di dirci: “Passate una buona giornata”.

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