Cinque anni di Arf! il festival dove il fumetto è protagonista
Chiacchierata con Daniele “Gud” Bonomo, uno dei fondatori dell'evento, diventato punto di riferimento per Roma e per l'Italia
Il fumetto torna di nuovo protagonista con Arf!, festival di storie, segni e disegni, dal 24 al 26 maggio al Macro Testaccio La Pelanda di Roma. Giunto alla quinta edizione, il festival si espande fino a conquistare 10 mila metri quadri di spazi dedicati a mostre, stand di case editrici e luoghi di incontro con il pubblico con dibattiti e masterclass. A raccontarci delle novità di questa edizione è uno dei fondatori del festival, il disegnatore Daniele “Gud” Bonomo. “È una bellissima sensazione tornare a presentare Arf! per la quinta volta. L'idea è che stiamo percorrendo una strada importante per riportare l'attenzione sul fumetto all'interno di un festival a lui dedicato. E il fatto che ogni anno conquisti sempre più spazio è motivo di grande soddisfazione”.
Un altro punto saldo del festival è la Job Arf!, un luogo che mette in contatto le case editrici con gli aspiranti fumettisti, sceneggiatori e tutte quelle figure che ruotano attorno alle nuovelette: “La Job Arf! è uno dei cuori pulsanti del festival, dove si respira l'energia di chi vuol realizzare i propri sogni e diventare un professionista”, dice Gud. Gli incontri tra editor e aspiranti professionisti del settore, nelle edizioni passate, hanno portato alla pubblicazione di più di trenta libri nati proprio in quest'area. E poi c'è la Self Area, l'unica zona del festival ad ingresso libero dedicata a piccole case editrici, autoproduzioni, fanzine e artisti esordienti. Come Arte Sghimbescia, al secolo Cristiana Fumagalli, che dalla Brianza a Roma si appresta a partecipare ad Arf! per la prima volta e confrontarsi con un pubblico diverso: “Conoscevo Arf! già da qualche anno ma per un motivo o per l'altro non ho mai potuto partecipare”, dice Cristiana al Foglio. “Mi piace l'idea che questo festival offra ampio spazio alle autoproduzioni, considerando che fino a poco tempo fa questo era un 'settore' classificato come nicchia per appassionati e curiosi, all'interno del quale ho potuto interfacciarmi con produzioni innovative e non mainstream”. Il suo stile è un mix tra fumetto giapponese e americano, molto ben costruito attorno a un tratto delineato in modo chiaro. Un esempio di come anche chi si affaccia al mondo del fumetto, magari da una porta laterale, possa avere l'opportunità di confrontarsi sia con il grande pubblico, sia con altri talenti, ma sopratutto con i professionisti del settore.
Ad Arf! sarà riservato uno spazio anche per i più piccoli, con la Kids Area. Un modo per avvicinare i bambini al fumetto, per formarne i futuri lettori, ma anche per spingere i più piccoli ad esplorare la nona arte e diventare magari gli artisti di domani. Oltre ai laboratori, con grandi nomi della letteratura per ragazzi dedicati ai bambini dai 4 ai 12 anni, c'è a disposizione una libreria specializzata per fumetti e libri illustrati per l'infanzia curata da Giufà, uno spazio per i piccolissimi (da 0 a 4 anni) a cura del Giardino della Talpa, con tavoli gioco di Djeco e Fatatrac, il tutto condito dai colori di Kiki Face Painter. Arf! lascia che il suo “giardino” sia seminato dai bambini, nella speranza di vederli crescere artisticamente. Un festival per appassionati, un momento di incontro con i propri autori e autrici di riferimento o l'inizio di un percorso professionale. “Spero saremo ancora qui tra vent'anni a raccontarci e a vivere un festival che mantiene nel tempo la sua tangibile passione per il fumetto”, conclude Gud, che ora è in pausa con il suo lavoro di fumettista e tornerà sul tavolo da disegno conclusa questa edizione di Arf!.