Tira una brutta aria a Paperopoli (via la direttrice Valentina De Poli)

David Allegranti

Cambio al vertice del settimanale Topolino. La crisi editoriale colpisce anche i fumetti

Roma. C’è aria di crisi a Paperopoli, dove non ci si occupa di reddito di cittadinanza e flat tax ma si deve comunque fare i conti. La notizia circolava da qualche giorno tra i frequentatori dei siti dedicati ai fumetti, che avevano pubblicato indiscrezioni ben documentate: Valentina De Poli (nella foto a destra) non è più la direttrice di Topolino dopo esserne stata alla guida per oltre dieci anni. A dare la notizia, il 17 settembre scorso, era stato in un tweet il direttore di Fumettologica, Matteo Stefanelli. “L’uscita di Valentina De Poli da Topolino, se confermata, non è un segnale positivo per il fumetto disneyano”. Ieri è diventata ufficiale e dal nuovo numero in edicola questa settimana, il 3280, De Poli non è più al suo posto. Problemi di vendite e di costi elevati, parrebbe, così riferisce una fonte al Foglio.

 

Topolino negli ultimi anni ha affrontato momenti difficili. La crisi dell’editoria colpisce tutti, persino in posti rassicuranti come Topolinia, e questa non è neanche la prima situazione delicata affrontata dal settimanale, un tempo di proprietà della Mondadori. Nel 2013 c’è stato il passaggio di proprietà, gestito anche da De Poli, della testata e di altri periodici da Disney Italia a Panini Comics. A prendere il posto di De Poli saranno in due: Alex Bertani, già alla guida del mercato Italia della Panini Comics, che diventa direttore editoriale, e il nuovo direttore responsabile,Marco M. Lupoi. “Qui in redazione è un momento frenetico; i piani di lavoro dei prossimi numeri si intrecciano con nuove idee, soluzioni e progetti”, scrive Bertani nel suo “fondo” di presentazione. Sul nuovo Topolino c’è anche una nota del cdr: “Il comitato di redazione e tutta la redazione, alla luce della nuova situazione venuta a verificarsi all’interno del nostro gruppo, salutano il direttore uscente Valentina De Poli, ringraziandola per il lavoro svolto con professionalità nel lungo periodo della sua direzione. Accogliamo il nuovo direttore, pronti a condividere il nuovo progetto editoriale in una proficua continuità lavorativa”. Per il momento non ci sono invece comunicazioni della proprietà. Gli storici sceneggiatori di Topolino aspettano di vedere che cosa succederà. All’ex direttrice riconoscono di aver fatto un ottimo lavoro, richiamando in servizio autori e lasciando loro molta libertà. “A Valentina De Poli va tutta la mia gratitudine per come ha diretto Topolino, con grande attenzione e rispetto per il lavoro degli autori”, scrive su Twitter Tito Faraci, storico sceneggiatore di Topolino. “Le cose migliori che ho fatto per Topolino le ho fatte grazie a Valentina De Poli. Con lei ho sempre lavorato bene, tra storie e laboratori. Grazie alla sua cortesia, alla sua professionalità, al suo coraggio e alle sue idee, ho imparato molto. Anche per me, lavorare con lei è stato un onore”, aggiunge un altro bravissimo sceneggiatore come Roberto Gagnor.

 

Di recente l’ex direttrice era stata intervistata da Rivista Studio, dopo l’ultimo restyling grafico, sul senso di fare Topolino nel 2018. “Vogliamo tornare a rivolgerci soprattutto al core target dei nostri lettori, ovvero i ragazzi tra gli otto e gli undici anni. Mi sono accorta che negli ultimi anni ci eravamo concentrati sui lettori adulti e poco sui più piccoli”. Come spiegato da De Poli, “due terzi dei nostri lettori sono adulti... Quindi la sfida è trovare il giusto equilibrio”. Per uno di quei lettori adulti, come il sottoscritto, la speranza è che il cambio di direzione non sia l’anticamera di minori investimenti su un fumetto che, da bambini, era una vera enciclopedia.

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  • David Allegranti
  • David Allegranti, fiorentino, 1984. Al Foglio si occupa di politica. In redazione dal 2016. È diventato giornalista professionista al Corriere Fiorentino. Ha scritto per Vanity Fair e per Panorama. Ha lavorato in tv, a Gazebo (RaiTre) e La Gabbia (La7). Ha scritto cinque libri: Matteo Renzi, il rottamatore del Pd (2011, Vallecchi), The Boy (2014, Marsilio), Siena Brucia (2015, Laterza), Matteo Le Pen (2016, Fandango), Come si diventa leghisti (2019, Utet). Interista. Premio Ghinetti giovani 2012. Nel 2020 ha vinto il premio Biagio Agnes categoria Under 40. Su Twitter è @davidallegranti.