Una scena del film horror Venerdì 13

Venerdì credici

Enrico Cicchetti

Oggi è il giorno giusto per non essere superstiziosi: voli aerei e case nuove costano molto meno

Sono le 21.45 di venerdì 13 gennaio 2012. La Costa Concordia, una delle più grandi navi da crociera in Italia, urta uno scoglio e si arena a Punta Gabbianara, a nord di Giglio Porto. Nell’incidente muoiono trenta passeggeri, due sono dispersi, e si stima che le assicurazioni debbano liquidare risarcimenti per oltre un miliardo di euro. “La superstizione porta sfortuna”, dice Raymond Smullyan, matematico e saggista statunitense, ma per chi ci crede è l’ennesima prova del fatto che “venerdì 13” sia una data funesta. Vedi alla voce superstizione: non ci sono specchi rotti, gatti neri o scale che tengano; il giorno maledetto è in cima alla lista nera delle sfighe capitali. La psicologia, col suo amore per i casellari, ha addirittura inventato una categoria dal nome impronunciabile: la parascevedecatriafobia è la paura irrazionale del venerdì 13.

Non è chiaro da dove nasca la credenza ma tra gli indiziati ci sono la numerologia, il simbolismo biblico, persino il complotto di Filippo il Bello contro l’ordine dei Templari, che venerdì 13 ottobre 1307 inviò messaggi sigillati a tutti i balivi, siniscalchi e soldati del regno di Francia, ordinando l’arresto dei monaci guerrieri per impadronirsi delle immense ricchezze dell’ordine e liberarsi al contempo del suo principale creditore. Tutto fa brodo nel calderone sempre acceso della scaramanzia. Mentre al numero 12 è storicamente associata l’idea di completezza, il suo cugino più vecchio, il 13, è stato visto come un valore erratico. Ci sono 12 mesi dell’anno, 12 dèi dell’Olimpo, 12 ore sull’orologio, 12 sono le tribù di Israele, gli apostoli di Gesù e gli imam che succedettero a Maometto. Al contrario il numero 13 è stato a lungo simbolo di sventura. In molti paesi occidentali agli edifici più alti, tra cui il Carlton Hotel a Londra, manca il 13mo piano – in Cina è il quarto, per l’assonanza del numero con la parola morte.

In un report pubblicato sulla rivista Economic Inquiry, i ricercatori hanno scoperto enormi costi connessi con il “pensiero magico” nelle transazioni immobiliari nei quartieri con un’alta concentrazione di residenti cinesi. La buona notizia, tuttavia, è che gli esperti hanno identificato anche un payoff positivo quando le superstizioni giocano in favore del venditore. Analizzando quasi 117.000 vendite di case tra il 2000 e il 2005 – spiega Nicole Fortin, professoressa presso la facoltà di Economia dell’Università di Vancouver – i ricercatori hanno scoperto che nelle aree la cui quota di residenti cinesi supera la media metropolitana, le case i cui indirizzi terminano in 4 sono stati venduti con uno sconto del 2,2 per cento, mentre quelli con numeri che finiscono in 8 (di buon auspicio) sono stati venduti con un aumento del 2,5 per cento.

Anche venerdì 13 può rivelarsi un giorno davvero fortunato: se un’analisi condotta da Expedia e Airlines Reporting Corporation nel 2015 mostra che i biglietti aerei acquistati il venerdì sono i più costosi rispetto ad altri giorni, sembra anche che le compagnie aeree abbiano a che fare da anni con un calo di prenotazioni venerdì 13. Nessuno vuole volare nel giorno maledetto. La buona notizia è che si vola a prezzo scontato. Secondo i dati dal portale di viaggi Kayak, i voli domestici nel Regno Unito durante i venerdì 13 costano intorno agli 85 dollari in meno della media mensile. Lo stesso si verifica in Francia, Svezia, e Austria. Negli Stati Uniti, la differenza nei tassi è meno pronunciata: solo 18 dollari di sconto.

Meglio restare in casa? Pare di no: nel 1976, il newyorkese Daz Baxter aveva così paura del venerdì 13 che decise che il posto più sicuro dove trascorrerlo era il suo letto. Mister Baxter è stato ucciso proprio quel giorno, nel crollo del pavimento del suo condominio. Tanto vale uscire. Secondo uno studio della compagnia di assicurazioni auto Direct Line, giovedì 12 sono avvenuti quasi il doppio di incidenti rispetto al giorno successivo.

Se tradizione vuole che “di venere e di marte non si sposa e non si parte”, venerdì 13 è invece la data ideale per tagliare una notevole quantità di spesa sul proprio matrimonio: esattamente la metà della media, secondo un’indagine della London School of Economics. E su internet spopolano le offerte.

Anche il numero di transazioni immobiliari declina nei venerdì 13. Una ricerca di FindaProperty.com ha rivelato che tra il 2005 e il 2012, ci sono state il 43 per cento di transazioni in meno in quella data rispetto ad altri venerdì del mese. Il giorno peggiore è stato venerdì 13 maggio 2011, con un calo del 51 per cento. Ironia della sorte, queste transazioni sono più agevoli da fare, perché il personale delle imprese immobiliari, gli avvocati e le banche hanno più tempo a disposizione.

“Non esistono pasti gratis”, ma approfittando della credulità popolare si possono concludere ottimi affari.

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