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L'account bloccato per un articolo sul Foglio e il pregiudizio pol. corr. di Facebook

Il profilo di Mirko Volpi, collaboratore fogliante, è stato bloccato per sette giorni dopo che lui aveva raccontato sulle nostre pagine di come il social network di Mark Zuckerberg lo avesse già sospeso per aver scritto che "a Nosadello non ci sono culattoni".
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Al direttore - Mi corre l’obbligo di cerziorarti del fatto che Facebook mi ha nuovamente bloccato l’account per sette giorni in séguito alla pubblicazione sulla mia pagina del link all’articolo da me scritto per il Foglio nel quale lamentavo il blocco dell’account per tre giorni da parte di Facebook in séguito alla pubblicazione di uno status nel quale lamentavo il blocco dell’account per un giorno da parte di Facebook in séguito alla pubblicazione di uno status nel quale scrivevo che a Nosadello non ci sono [omissis]. Al mondo di imbecilli ce ne sono invece a josa. Cordialità

Mirko Volpi

 

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Storia stupenda. Il bias politicamente corretto di Facebook credo nasca da qualcosa di diverso da un semplice algoritmo. Facebook ormai è una testata giornalistica. Diffonde ogni giorno un’infinità di contenuti e come ogni testata veicola informazioni che riflettono la cultura del suo editore. Non è un freddo condivisore automatico di informazioni. Zuckerberg è un progressista e Facebook ci vuole educare. Un po’ è bias, un po’ è politica. E come scritto qualche giorno fa su Twitter dal columnist conservatore del New York Times Ross Douthat, in America la politica nasce dalla cultura, che nasce da Mark Zuckerberg.

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