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Berlusconi sul referendum e le minacce iraniane. Le notizie del giorno, in breve

Redazione

Tutto quello che è successo mercoledì in Italia e nel mondo senza fronzoli, fuffa e divagazioni

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DALL'ITALIA

 

“Pronto a un tavolo con Renzi se vince il No", dice Berlusconi. C’è qualcuno che mette in giro la storia del ‘nì’. Il mio è un No deciso e responsabile”, ha detto il presidente di Forza Italia partecipando a Matrix, su Canale 5. “E’ indispensabile sedersi al tavolo per fare una nuova riforma e una nuova legge elettorale”, ha aggiunto Berlusconi.

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Il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, auspica che Matteo Renzi possa rimanere alla guida del governo “fino a fine legislatura” anche se dovesse prevalere il No al referendum.

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L’Antimafia chiede le carte su De Luca alla Procura di Napoli. “La commissione Antimafia, all’unanimità, mi ha incaricato di richiedere preventivamente informazioni urgenti per verificare i presupposti per l’avvio di una inchiesta da parte della nostra commissione”, ha detto il presidente dell’organismo, Rosy Bindi.

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“Con le mafie in continua evoluzione, c’è il rischio di non seguire il fenomeno: è necessario adeguare gli strumenti”, ha aggiunto Bindi.

 

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Fuori dai mercati non profittevoli. Lo si legge nel piano industriale 2016-19 di Generali presentato mercoledì. La compagnia assicurativa prevede di ricavare un miliardo di euro da dismissioni e taglio dei costi.

 


 

“No al rimpasto prima del referendum”, ha confermato il presidente della regione Sicilia, Rosario Crocetta: “Immaginate che in piena discussione finanziaria e prima di ogni intesa politica, decida di rompere l’accordo con i miei alleati?”.

 


 

“Via chi sbaglia”, ha detto Beppe Grillo intervenendo in merito alla vicenda delle firme contraffatte che ha interessato il Movimento 5 stelle.

 


 

Borsa di Milano. FtseMib +0,07 per cento. Differenziale tra Btp e Bund a 186 punti. L’euro chiude in ribasso a 1,05 sul dollaro.

 

DAL MONDO

 

Trump nomina le prime due donne della sua amministrazione. Il presidente-eletto ha annunciato di voler nominare la governatrice repubblicana della South Carolina, Nikki Haley, come ambasciatrice degli Stati Uniti alle Nazioni unite e l’ex presidente del partito repubblicano in Michigan, Betsy DeVos, come segretario per l’Istruzione. 

Il portavoce del Cremlino, Dimitrij Peskov, ha detto che la normalizzazione dei rapporti tra Stati Uniti e Russia “non sarà facile e richiederà del tempo”.

 


 

Merkel critica l’isolazionismo. Parlando al Bundestag, la cancelliera tedesca ha detto di essere “delusa” dall’abbandono del trattato di libero scambio Tpp da parte degli Stati Uniti. “La Germania non è mai stata così prospera”, ha detto Merkel, invitando la politica a reagire contro la crescita dei populismi nel paese. 

 


 

Presentate le stime di bilancio nel Regno Unito. Il cancelliere dello Scacchiere, Philip Hammond, ha annunciato che entro il 2021 il debito aumenterà di 120 miliardi di sterline in più di quanto stimato. La Brexit ha causato il ribasso delle stime di crescita del pil del 2017 dal 2,2 per cento all’1,7.

L’Alta corte penale di Londra ha condannato all’ergastolo l’assassino della deputata laburista Jo Cox, Thomas Mair.  

 


 

L’Iran minaccia gli Stati Uniti. La Guida Suprema, Ali Khamenei, ha denunciato “diverse violazioni” da parte degli Stati Uniti dell’accordo sul nucleare del 2015, e ha promesso ritorsioni se saranno approvate nuove sanzioni commerciali contro la Repubblica islamica.


 

Nuovo accordo tra Colombia e Farc. Il presidente, Manuel Santos, ha annunciato che oggi sarà firmato un trattato di pace con i guerriglieri delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia. Il testo sarà inviato al Congresso per la ratifica.

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