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Sicurezza

I disservizi di Atac: nel 2022 più di un milione di corse perse

Redazione

Ritardi, deviazioni e disagi di tutti i tipi. In attesa dei dati ufficiali si stimano in 1,3 milioni le corse dei mezzi di superficie - autobus, tram e filobus - perse dagli utenti nell'anno appena trascorso. 148 ogni ora. Un numero che conferma le centinaia di segnalazioni quotidiane

L'account Twitter Mercurio Viaggiatore, che ormai da anni si dedica giornalmente a raccogliere e segnalare sulla sua pagina le inefficienze del servizio di trasporto pubblico Atac di Roma, ha pubblicato una stima secondo cui sarebbero state almeno 1,3 milioni le corse perse dagli utenti nell'anno passato. Facendo un breve calcolo, sarebbero più di 3,500 le corse perse al giorno, cioè circa 148 ogni ora. Non ci sono ancora conferme nei dati di Acos (Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici Roma), che pubblica annualmente una relazione in cui rientrano i parametri prima citati.

 

  

Una delle giornate più nere è stata lo scorso 6 gennaio. A causa dell'elevata affluenza dovuta alla concomitanza dell'Epifania, dell'inizio dei saldi e dei funerali di Papa Benedetto XVI, alle 4 di pomeriggio è arrivato il fatale annuncio della chiusura della stazione metro di piazza di Spagna; cui seguirà poco dopo la stazione di piazza Barberini, tutt'e due inagibili fino alla prima serata. Già nella mattinata inoltre, la chiusura di corso Rinascimento per “grande affluenza di pedoni” aveva portato alla deviazione di diverse linee; e anche in questo caso l'annuncio è stato corretto poco dopo, aggiungendo anche via del Corso alla lista delle strade inagibili. Non si è trattata di una giornata eccezionale, al contrario: è stata l'apice di un processo che coinvolge quotidianamente migliaia di persone, fra ritardi, corse saltate e deviazioni (non ultima quella di via Nomentana).

  

Ieri ad esempio, la metro C (quella con gli standard tecnologici più alti) è stata improvvisamente chiusa per “problemi a sistemi di rete”. Alla stazione del parco di Centocelle è addirittura comparso un preoccupante avviso sulle tabelle luminose: “Evacuare la stazione”. Per non parlare della metro B, che l'11 gennaio si è fermata oltre la banchina, come ripreso in un video da un utente (poi ritwittato proprio da Mercurio Viaggiatore). Un episodio dal quale emerge la reale portata del disservizio: un problema di sicurezza anzi tutto, prima che di affidabilità.

 

Ci si potrebbe chiedere a questo punto quale possa essere il destino della città, contando che nel 2025 con il Giubileo indetto da papa Francesco, il flusso di fedeli dovrebbe essere ancora più ingente dello scorso 6 gennaio. Un destino che per molti appare già drammaticamente segnato, e che farebbe apparire anche la candidatura all'Expo del 2023 quantomeno problematica, se non ridicola. Esiste tuttavia una storia alternativa, ugualmente drammatica, di cui vengono scritte nuove pagine ogni ora: è l'incredibile racconto che Mercurio Viaggiatore aggiorna continuamente sui suoi canali, fra blog e account social. Frammenti di piccoli disagi, che a volte possono apparire risibili, insignificanti. Ma che restituiscono invece l'immagine di una città stremata, frustrata: una denuncia che vale tutte le inchieste possibili e immaginabili.

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