capitale al collasso

A Roma la metro collassa per "troppa affluenza"

Gianluca De Rosa

Chiuse le stazioni di Spagna e Barberini della linea A. La capitale non regge all'effetto contemporaneo dei funerali di Papa Benedetto XVI, delle vacanze di Natale e dei saldi. Come farà con Giubileo ed Expo?

Metro chiusa per troppa affluenza. Sembra uno scherzo e invece la vicenda tragicomica è accaduta davvero oggi pomeriggio a Roma. Fatali furono i funerali di papa Benedetto XVI, le vacanze di Natale e i saldi. Una combo micidiale che ha costretto la municipalizzata del trasporto pubblico romano, Atac, ad alzare bandiera bianca.

 

Tutto è cominciato questa mattina alle 11.32 quando InfoAtac, l’account Twitter che informa gli utenti del Tpl capitolino sullo stato del servizio, ha annunciato: “Befana a piazza Navona: corso Rinascimento chiusa per grande affluenza di pedoni, abbiamo deviato le linee 30-70-81-87-492-628 e C3 in corso Vittorio Emanuele II”. Stesso destino per via del Corso e le linee bus che l’attraversano. Ma sembrava ancora un fatto che stava nelle cose: corso Rinascimento è la strada che porta alla piazza che fu lo stadio di Domiziano e che dell’epifania nella capitale, con le sue bancarelle e giostre, è il cuore pulsante, mentre il corso è il centro dello struscio di romani e turisti sempre in attesa di pedonalizzazione.

 

Poco dopo, era mezzogiorno, si aggiunge il quotidiano guasto che bersaglia la metro capitolina: per intervento tecnico viene chiusa per un’ora la stazione di Re di Roma della metro A. Sono le 15.15 quando succede un’altra cosa che lascia almeno interdetti: il tram numero 2 deve essere sostituito dal servizio bus, una macchina ha parcheggiato sulle rotaie del tram. Alle 16.30 giunge la notizia paradossale. Scrive Atac: “Per elevata affluenza nella zona stiamo chiudendo la stazione Spagna. Utilizzate per favore in alternativa, la stazione Flaminio”.  

 

  

Tre ore, alle 19, dopo stesso destino per la stazione della linea rossa di piazza Barberini. “stiamo temporaneamente sospendendo la fermata dei treni per elevata affluenza”, ammette Atac. E le due stazioni non hanno ancora riaperto. 

 

 

La domanda purtroppo sorge spontanea: una capitale con un servizio di trasporto che collassa così davanti al seppur impegnativo funerale di un Papa come potrà affrontare, con questa infrastruttura vetusta e con una rete su ferro inadeguata, il grande afflusso di fedeli che ci sarà nel 2025 – si stimano in un anno oltre 45 milioni di pellegrini – con il Giubileo ? E ancora con quale coraggio sarà promossa la candidatura per l’Expo del 2030? Per allora il Campidoglio promette di aver concluso la metro C (che per il Giubileo dovrebbe arrivare al Colosseo, i soldi ci sono), prolungato le linee A e B, e costruito nuove tranvie per decine di chilometri, molte delle quali pronti già per l’anno santo. Anche le attuali chiusure della A e della B sono state programmate, con grandi disagi per i cittadini, che nei giorni feriali vedono la linea rossa, la più importante, chiudere alle 21, sono secondo il Campidoglio necessarie per avere un’infrastruttura rinnovata in tempo per il Giubileo. Speriamo sia tutto vero, ma la giornata di oggi dimostra che bisogna fare in fretta, rischio collasso “per eccessiva affluenza”.

Piazza Barberini, accanto alla metro chiusa. la fila per i taxi...
...e quella per il bus sostitutivo

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