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Si sgonfia la protesta No green pass. La manifestazione è un flop

Gianluca De Rosa

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Alla vigilia dell’introduzione dell’obbligo vaccinale per gli over 50 Roma è blindata. Il timore era che nella Capitale si riversasse in massa la rabbia dei No green pass, montata negli ultimi giorni nelle chat su Telegram e nei gruppi Facebook. Scampato il pericolo della tre giorni di rave no Vax ai Castelli (vietato dalla Prefettura), si temeva che in migliaia potessero arrivare al Circo Massimo, dove gruppi e gruppuscoli si erano dati appuntamento.

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Ma con i camper – che sono stati costretti a parcheggiare sotto l’arco di Travertino – sono giunti in pochi. E così si è deciso di deviare a piazza Venezia, dove questa mattina non c’erano più di qualche centinaio di persone. Diluite nel giro di pochissime oreFino a rimanere in una cinquantina, isolate dalle forze dell'ordine sul marciapiede di piazza di San Marco, al lato sinistro dell’Altare della Patria. Pochissimi, ma irriducibili. Hanno montato una tenda e promettono di rimanere. In 30 vengono identificati e le loro posizioni sono al vaglio della Questura. Sono stati denunciati per “manifestazione non autorizzata” il generale Antonio Pappalardo e gli altri organizzatori. Questa mattina invece è stato fermato e denunciato mentre veniva verso Roma Nicola Franzoni, altro esponente leader no Vax del “Fronte di liberazione nazionale” per aver violato il divieto di avvicinamento alla Capitale. “Staremmo qui finché non riceveremo risposte”, promettono. Ma anche tra i presenti c’è la consapevolezza che le cose non sono andate come previsto.

 

“Sarebbero arrivati a milioni, ma sono terrorizzati”, dice il pittoresco generale Antonio Pappalardo, inventore dei gilet arancioni e tra i promotori della manifestazione, sostenendo di essere stato trattenuto sette ore in Questura. E pensare che c’è anche chi è venuto da fuori. “Siamo partiti stanotte alle 2 da Cuneo – racconta all’Adnkronos un manifestante – speravo che il tamtam sulle chat avesse un seguito concreto, invece nulla, che delusione!”.

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Dettaglio di colore: a un certo punto Pappalardo scompare con altri manifestanti. “Dov’è finito il generale?”, si chiedono i cronisti. È andato al bar per bere un caffè, ma la missione è fallita. “Ci scusi ma senza greenpass non possiamo farla entrare”.

La rivoluzione anti vaccini oggi no, ma domani, promettono i leader no vax, chissà. Intanto c’è l’orario dell’appuntamento: ore 10. Dove? Per ora non lo sanno neanche loro.

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