PUBBLICITÁ

Un'altra tegola per la Raggi sul futuro del nuovo stadio della Roma

Gianluca De Rosa

Il titolare del dossier ha informato i consiglieri capitolini che il ponte dei Congressi, opera fondamentale per permettere l'afflusso dei tifosi, non sarà completato prima del 2027

PUBBLICITÁ

Ennesima tegola sul futuro stadio della Roma a Tor di Valle. Il ponte dei Congressi, opera essenziale per l’afflusso delle auto allo stadio, non potrà essere pronto prima del 2027. A informare i consiglieri capitolini del complesso cronoprogramma è stato questa mattina nel corso di una seduta dedicata della commissione Lavori pubblici, il vicedirettore generale del Campidoglio e titolare del dossier stadio, Roberto Botta. La commissione è presieduta da Alessandra Agnello, la grillina che insieme ad altri 4 consiglieri 5 stelle ha formato il gruppo “Piano di Roma” chiedendo, tra le altre cose, la non ricandidatura “calata dall’alto” di Virginia Raggi. Lo stadio di Tor di Valle è tra i progetti che non piacciono al manipolo di grillini dissidenti. 

ABBONATI PER CONTINUARE A LEGGERE
Se hai già un abbonamento:

Altrimenti


Ennesima tegola sul futuro stadio della Roma a Tor di Valle. Il ponte dei Congressi, opera essenziale per l’afflusso delle auto allo stadio, non potrà essere pronto prima del 2027. A informare i consiglieri capitolini del complesso cronoprogramma è stato questa mattina nel corso di una seduta dedicata della commissione Lavori pubblici, il vicedirettore generale del Campidoglio e titolare del dossier stadio, Roberto Botta. La commissione è presieduta da Alessandra Agnello, la grillina che insieme ad altri 4 consiglieri 5 stelle ha formato il gruppo “Piano di Roma” chiedendo, tra le altre cose, la non ricandidatura “calata dall’alto” di Virginia Raggi. Lo stadio di Tor di Valle è tra i progetti che non piacciono al manipolo di grillini dissidenti. 

PUBBLICITÁ

 

Il ponte dei Congressi - che costerà 172 milioni, 144 pagati dal Cipe e 28 da Roma Capitale - è un’opera fondamentale per permettere ai romanisti di arrivare in auto allo stadio. “Senza la contestuale realizzazione del ponte (e delle altre opere pubbliche)” lo scenario del traffico in presenza di un evento sportivo sarebbe “catastrofico” anche nel caso in cui la metà dei tifosi giallorossi utilizzasse i mezzi pubblici per arrivare all’impianto. Lo aveva scritto nero su bianco il politecnico di Torino nella relazione trasportistica commissionata dal Campidoglio nel 2018 a seguito dell’inchiesta per corruzione della procura di Roma. In un’intercettazione, infatti, due tecnici di Eurnova, l’azienda che dovrebbe costruire lo stadio, sottolineavano come “senza il ponte sarà il caos”. 

 

PUBBLICITÁ

“C’è un po’ di ritardo”, ha ammesso Botta questa mattina.  L’ingegnere capitolino ha poi spiegato che entro fine anno il Provveditorato per le opere pubbliche dovrebbe riuscire a bandire la gara europea. “Ci vorrà circa un anno - ha detto - poi, se tutto andrà bene, e non ci saranno ricorsi, avremo il vincitore intorno a gennaio 2022”. I lavori però non potranno partire subito, Botta lo ha detto chiaramente. “L’aggiudicatario dovrà completare gli scavi archeologici e perfezionare gli espropri delle aree non pubbliche”.  Non solo. “Dovrà redigere il progetto esecutivo che poi dovrà essere approvato dall’amministrazione”. Se tutto andrà bene, la prima pietra potrà essere posata nella seconda metà del 2023. Tempi previsti? Quattro anni e mezzo. “Anche se - ha detto il vicedirettore del Campidoglio - inseriremo nel bando di gara un incentivo per per l’accelerazione dei lavori, una sorta di penale al contrario, per ridurre un po’ i tempi, certo che già ad elencare le fasi che ci mancano viene un certo mal di testa”.

 

Il ponte dunque non potrà essere pronto neanche per gli Europei di atletica del 2024, né per il giubileo del 2025. Sul punto è arrivata una richiesta della consigliera del Pd Ilaria Piccolo: “Con il giubileo andrebbero fermati i lavori”, ha detto la consigliera. “Quindi o si iniziano dopo o vanno finiti prima”. Quest’ultima ipotesi sembra impossibile.

Di più su questi argomenti:
PUBBLICITÁ