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L'addio di Roma a Gigi Proietti

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Prima il Campidoglio. Con Marcello De Vito, presidente dell'assemblea capitolina ma sindaco per un giorno ad attenderlo. Salutata la statua del Marc'Aurelio, il feretro di Gigi Proietti è sceso dal colle per attraversare, per l'ultima volta, la sua Roma: i Fori Imperiali delle gesta immortali, il saluto di piazza Venezia tra balconi e pizzardoni. E ancora: il Corso, via dello shopping e dei Palazzi. Fino a su su in via del Tritone, la casa del Messaggero. Il carro funebre ha attraversato il centro. I romani si sono fermati. Chi si è fatto il segno della croce, chi ha pianto, chi si è messo ad applaudire dalle finestre. Anche il traffico ha avuto rispetto. Silenzio. Occhi lucidi sotto le mascherine, come quelli visti a Villa Borghese per la seconda tappa: Globe Theatre. Il suo mondo, i suoi amici e colleghi. Il saluto di Virginia Raggi, a casa per via del Covid-19, poi i suoi allievi (Edoardo Leo, Paola Cortellesi, Enrico Brignano...). Fino all'orazione funebre di Walter Veltroni, il momento più atteso. Roma si inchina. E adesso prega nella chiesa degli Artisti in piazza del Popolo, per i funerali in forma privata. Ma in diretta tv su Rai1.

 

Gli applausi di commiato a Gigi Proietti per le strade di Roma

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Il saluto del Globe Theater

 

 

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