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contro mastro ciliegia

La Svizzera: tutto clima, botti e libertà

Maurizio Crippa

L'ecoansia tiene banco anche nel verdissimo e ridente Cantone di Zugo: hanno vietato i fuochi artificiali per la Festa Nazionale del 1° agosto. Ma il miliardario fondatore di Bitcoiun Suisse ha deciso di fare da solo: 35 tonnellate di fuochi e 435 bottiglie di champagne sono pronti. Il negazionismo climatico, nella Confederazione, non è ancora reato

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Nel caldo di Giffoni, tra film e polpettoni, l’ecoansia galoppa e scorrono a fiumi i lacrimoni. Ma anche molto più a nord, sul lago di Zugo nella verdissima Svizzera, le manie climatico-persecutorie tengono banco. Grazie al Cielo c’è qualcuno che, anziché le lacrime, ha il buon senso di far scorrere fiumi di champagne. Va così. Per la Festa nazionale svizzera del 1° agosto, Zugo ha deciso di abolire il tradizionale spettacolo di fuochi d’artificio (un classico in tutta la Confederazione) per “motivi ambientali”: pare che il fumo inquini troppo, e i botti mettono ansia alle persone e agli armenti.

Senonché il miliardario danese Niklas Nikolajsen, fondatore di Bitcoin Suisse e residente nel ricchissimo cantone, ha deciso di organizzare per conto suo la Festa in mezzo al lago e ha promesso “il più grande spettacolo pirotecnico che il cantone abbia mai visto”. Sono pronte 35 tonnellate di fuochi d’artificio, e siccome nella sua principesca tenuta di St. Karlshof in riva al lago sono attesi molti ospiti ha messo in fresco 435 bottiglie di champagne. I probi amministratori cantonali a tendenza ecoansiosa hanno declassato la scarica di botti e tappi a “evento privato”, ma hanno concesso il permesso: il reato di negazionismo climatico, nella libera Svizzera, non è ancora arrivato.

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