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Contro mastro ciliegia

I veri immaturi di Abbiategrasso

Maurizio Crippa

Il ragazzo che ha accoltellato la sua prof. è stato bocciato ed espulso dalla scuola mentre l'avvocato della famiglia, che non ha mai nemmeno chiesto scusa, farà ricorso al Tar e ciancia di “decisione pilatesca”. Bocciati

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Iniziano oggi gli esami di Maturità, ma un chiaro segno di immaturità lo abbiamo già trovato. Nelle sembianze della famiglia, e dell’avvocato, del ragazzo che un mese fa accoltellò la sua prof. in una scuola superiore di Abbiategrasso. Il ragazzo, che dovrà affrontare le conseguenze penali del suo atto, è con evidenza bisognoso sopratutto di aiuto. Ma allo stesso tempo, è ovvio che anche la scuola lo sanzioni. Così il Consiglio d’istituto ha deliberato la bocciatura e l’espulsione dalla scuola. Ma l’avvocato della famiglia ha annunciato ricorso al Tar denunciando una “decisione pilatesca”.

 

In realtà la decisione sembra molto netta, e invece arrampicata sui vetri è la prosa del legale: “Il sistema avrebbe dovuto reagire bene, invece quello che passa non è un bel messaggio. Il ragazzo deve assumersi le sue responsabilità, certo, ma questo atteggiamento non giova a nessuno”. Volevano un premio? E’ tutto qui l’elaborato della famiglia? Va inoltre ricordato che la professoressa Condò ha scritto nei giorni scorsi una dolorosa lettera a Repubblica, in cui spiega, pur senza rancore: “Dispiace sentire minimizzare implicitamente dall’avvocato del ragazzo il dolore fisico che ancora provo, così come, ribadisco, mi è dispiaciuto non ricevere le scuse della famiglia”. Immaturi, bocciati.

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