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contro mastro ciliegia

E Bonelli non si scusa?

Maurizio Crippa

L'esponente dei Verdi accusa Calenda di aver fatto perdere Emma Bonino. Peccato che lui stesso, paracadutato dal Pd nel collegio blindato di Imola, sia stato eletto. Invece il meritevole Aboubakar Soumahoro, candidato con la sua Alleanza Verdi Sinistra Italiana, è stato abbandonato al suo destino

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La fissazione è peggio della malattia, insegna un caro maestro; e se c’è un caso in cui il brocardo si dimostra vero è quello di Angelo Bonelli, celebrity verde, quello che in coppia Fratoianni ha sfrattato i riformisti dall’alleanza col Pd facendo perdere Letta, che ha una fissazione di sapore vagamente psicoanalitico per Carlo Calenda. Al tempo di formare le liste, se ne uscì con una infelice minaccia da Signorina Rottermeier: “Calenda non va trattato come un bambino capriccioso, va educato”.

Ora torna a prendersela con lui, a proposito di una quisquilia elettorale: “Divisioni e personalismi tengono fuori dal Parlamento una figura importante come Bonino”. La colpa? “Comportamenti come quello di persone che volevano raggiungere la doppia cifra, e lo dico a Calenda. Almeno una scusa sarebbe dovuta per un comportamento di questo genere”. La fissazione è insomma giunta alle scuse di Calenda. Richieste da uno che è stato paracadutato nell’uninominale di Imola, coi voti del Pd, in virtù del suo 3 virgola, mentre invece il meritevole Aboubakar Soumahoro, attivista di origine ivoriana, è stato abbandonato al suo destino dalla sua stessa lista: guarda caso quella di Bonelli. Chiedere scusa?

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