Raffaele La Regina (a destra), Foto di LaPresse 

Contro mastro ciliegia

Raffaele La Regina, così esilarante che forse è un troll russo

Maurizio Crippa

L'episodio del giovane candidato del Partito democratico che ha detto: “Israele è ’na schifezza”. E non solo

Ieri eravamo così impegnati a scrocchiare popcorn guardandoci estasiati sul divano il meraviglioso Romanzo frusinate, che quasi ci perdevamo un’altra chicca offerta dal canale streaming @pdnetwork entertainment, ma molto più leggera e ridanciana, le comiche finali dopo il cupo gangster movie della Ciociaria. Insomma, le gag esilaranti del giovane La Regina (ci fosse ancora Hollywood sul Tevere, potrebbe farsi chiamare Young Queen). Speriamo non lo seghino, che facciano almeno una seconda serie.

 

L’episodio pilota sull’antisemitismo, “Israele è ’na schifezza”, non è neanche il meglio, del resto è solo alla Giorgia che non si perdonano gli errori di gioventù, no? Ma è tutto il resto del pirotecnico repertorio del giovanotto candidatissimo del Pd lucano a far scompisciare. A partire da quel definirsi “precario” mentre fa il dottorato. Poi, tanto per far capire da che parte sta la collocazione internazionale dei giovani del Pd, un post in cui paragona Merkel al Kaiser.

 

Parliamo di energia? “Al gasdotto in Puglia preferiamo ulivi, la terra, il mare. #NoTap”. Davvero un situazionista esilarante, questo @RaffaeleLaRegin. Tanto bravo che non può essere vero. Anzi viene il dubbio, povero @EnricoLetta, che proprio non esista. È così dannoso per la causa, che forse è un troll di Putin. Verificate, è meglio.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"