contro mastro ciliegia
Hasta la vista, Cav.
Quanti finali di partita e gustosi rientri in scena ha già vissuto Berlusconi? E quanto hanno rosicato quelli che speravano che finisse come il "Caimano"? Ma l'ultima toppa è peggio del buco. Le battute del giorno dopo su Salvini e il resto fanno un po' troppo Calvero. Provaci ancora, Cav.!
Ci sono tanti finali di partita quanti sono gli esseri umani, e certi esseri predestinati ne hanno anche più d’uno. Sono come gli esami che non finiscono mai, prendete Totti. Sembrava fosse bastato il discorso alla città dal pratone dell’Olimpico, poi invece è scoppiata la coppia. Tutto un altro finale da reinventare. Nel nostro forsennato ottimismo, quanti lieti fini abbiamo prefigurato per il Cav.? E quanto hanno rosicato, quelli che si sono fatti il sangue amaro per decenni riguardandosi in loop il finale del Caimano? Invece niente, lui se n’è andato e tornato più volte, con grazia d’operetta.
Stavolta invece no. Ha fatto forse l’ultima cazzata della vita, sfiduciando Draghi per dar retta alle paturnie dell’urlatore. Triste, ma bastava così. Invece ieri ha voluto mettere una toppa, da proverbio è peggio del buco, e rimettere una maschera gioviale che non tiene più. Intervistato, citiamo dalla Stampa, avrebbe detto: “Draghi non lo abbiamo cacciato noi, se ne è voluto andare lui, ne aveva le scatole piene”. E vabbè. Ma poi ha aggiunto, come un Calvero della piacioneria: “Io al seguito di Salvini? Non scherziamo, tra me e lui io prevalgo per intelligenza, competenza ed esperienza. Gelmini e Brunetta? Irriconoscenti, non hanno futuro”. Non ci resta che dire: provaci ancora, Cav.
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