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contro mastro ciliegia

Roma si ferma, c'è un rischio a Tirana

Maurizio Crippa

Una settimana fa i dipendenti Atac avevano scioperato per chiedere il cessate il fuoco in Ucraina. Mercoledì sera la questura bloccherà tutti i mezzi pubblici per evitare problemi con i tifosi romanisti. Peccato che i giallorossi giochino in Albania

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Ho un debole per la Roma, intesa A.S., una storica passionaccia per Mourinho e anche Roma intesa Capitale è un po’ una seconda casa. Però se penso a questa storia non so da quale lato cominciare a ridere. O a piangere. Pensando pure a Gualtieri, tanto solerte nel vietare i raduni di Casa Pound che gli parte il pilota automatico anche nel prevenire gli assembramenti dei romanisti: pure se giocano all’estero. Cominciamo a ridere da qui.

 

Le autorità di Tirana, dove stasera la Roma gioca la finale di Conference League, hanno chiuso tutte le attività “sensibili”, peggio che se arrivasse Putin: poste, negozi di alcolici, vie del centro. Ammazza se fanno paura, ’sti romani. Ma si ride di più, e amaro, scoprendo che a Roma, per ordine della questura, mercoledì sarà bloccata dalle 22 alle 3 tutta la rete bus e tram di Atac e di Roma Tpl.

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All’Olimpico sono attesi 40 mila romanisti, quelli non partiti per mettere a ferro e fuoco Tirana. Ma per evitare rischi, non si sa se per loro o per i mezzi, all’uscita se ne andranno tutti a piedi. Del resto la difesa della pace è nel cuore di tutti i romani più di Zaniolo in quello dei romanisti. La settimana scorsa ad esempio i dipendenti Atac avevano scioperato per il cessate il fuoco in Ucraina. Domani sera, mercé la questura, cesserà almeno il fuoco dei mezzi Atac. E questa fa davvero piangere.

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