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contro mastro ciliegia

Ufficiale: la solidarietà non è reato

Maurizio Crippa

In attesa di vedere se Giorgia Meloni riuscirà a tenere a bada il suo braccio in stile Dottor Stranamore contro gli immigrati, una sentenza fa percepire un cambio di clima: Andrea Costa della onlus Baobab è stato assolto “perché il fatto non sussiste” dall'accusa di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”

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In attesa di vedere se Giorgia Meloni riuscirà a tenere a bada il suo braccio meccanico stile Dottor Stranamore (direttore dixit), o se continueranno a sfuggirle slogan come “fare spazio ai profughi veri, quelli ucraini” (il Conflict data program dell’Università di Uppsala ha censito 169 guerre nel 2020, ma probabilmente non producono profughi “veri”) oppure “la proposta più seria si chiama blocco navale”, c’è da registrare un significativo cambio di rotta, almeno nella percezione, sul persistente dramma di immigrati e profughi.

Che sono tutti veri. Ieri con rito abbreviato il gup di Roma ha assolto “perché il fatto non sussiste” Andrea Costa, presidente della onlus Baobab Experience che fornisce assistenza ai migranti in transito da Roma. Il reato che non sussiste è il “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”, cioè un minimale gesto di aiuto compiuto da Costa e da altri volontari nel 2016: avevano acquistato biglietti di treni e autobus per nove immigrati africani per permettere loro di raggiungere la Francia via Ventimiglia. Costa s’è detto “soddisfatto” perché il giudice ha “riconosciuto quello che sapevo già”, che la solidarietà non è reato. In attesa del braccio di Stranamore.

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