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contro mastro ciliegia

Modesta proposta contro la guerra: far invadere Giletti

Maurizio Crippa

La furbizia sciatta di invitare Francesca Donato sulla guerra per farle dire "anche Puzzer lo hanno arrestato a Trieste". E l'intervista senza verità a una donna ucraina chiusa nella metropolitana da quattro giorni. Brutture da talk

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Se c’è una categoria di persone che non dico farei invadere da Putin, ma quantomeno farei sanzionare dal Comitato olimpico internazionale o dalla Fifa, sono quelli che da giorni non fanno che scrivere sui social: “Tutti quelli che fino a ieri facevano gli esperti di Covid adesso sono diventati esperti di geopolitica”. Sì, lo abbiamo visto tutti, e del resto la tivù è un circo Barnum dove basta che ti cambiano il sottopancia: perorò mo’ basta. Poi c’è però un categoria di persone che sinceramente sarebbe bello far invadere da Putin: la categoria si chiama Massimo Giletti, allargata a certuni suoi ospiti freak. Due anni di sistematica e dannosa caciara sulla pandemia, e ora senza manco fare il cambio parrucco prende Francesca Donato e la mette agli esteri.

 

E lei, la prima laccata che le viene in mente, sugli arresti dei manifestanti in Russia: “Anche Puzzer è stato arrestato a Roma”. Giletti che è il Putin dei paraculi monta la panna: “Non possiamo paragonare robe del genere!”. Eh no, ma allora perché la invita? Ancora peggio l’intervista-verità con una giovane donna ucraina da quattro giorni rifugiata nella metropolitana di Kyiv. Ha il coraggio di chiederle:  “Se entrano i russi, li avrai davanti agli occhi, cosa vorresti dire a un russo?”. La superiorità delle donne ucraine sulle ospiti dei talk italiani è tutta nella sua risposta: “Vorrei vedere i suoi occhi spaventati”. Ma sarebbe stato bello sentirle dire: “Perché non vai un po’ a Non è l’arena”?

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