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contro mastro ciliegia

Il calcio in crisi di "infantinismo"

Maurizio Crippa

Va bene che siamo ancoa frastornati da una squadra che un anno fa paventava il fallimento del calcio e ora spende cash 70 milioni per un centravanti. Ma le elucubrazoni del presidente della Fifa a proposito dei Mondiali ogni due anni (o due volte a settimana?) lascia perplessi

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Giusto per cambiare argomento, intanto che forse i grandi elettori scovano un quirinabile persino più vecchio di Edin Džeko. Il presidente della Fifa Gianni Infantino ha parlato all’assemblea del Consiglio d’Europa dove si discuteva il rapporto “La governance del calcio: business e valori”. Bene. Sarà che siamo ancora un po’ frastornati dalla notizia che una squadra che un anno fa voleva la SuperLeague perché altrimenti il calcio falliva ha tirato fuori cash 70 milioni per un centravanti, ma la consecutio logica di Infantino ci ha lasciato tramortiti più di un dribbling di Messi. Riportiamo e sottoponiamo ai lettori: “Capisco che in Europa i Mondiali si svolgono due volte a settimana, perché i migliori giocatori sono in campo, quindi in Europa non c’è alcun bisogno di altre competizioni. (…) Non possiamo dire al resto del mondo dateci i soldi, e se avete un buon giocatore, dateci anche quello, ma guardateci in tv”. Per poi concludere, in uno stato evidente di logica solo apparente: “Ora forse un Mondiale ogni due anni non è la risposta, ma va discusso”. Boh. 

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