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contro mastro ciliegia

E vissero per sempre felici e AstraZeneca

Maurizio Crippa

la notizia più bella da ottimismo post pandemico-nuziale viene da Cassino. Una giovane sposa, nel giorno del suo Sì, si è vista raggiungere da un chiamata della Asl del Lazio che le anticipava la seconda dose. Poteva rifiutare, si è andata a vaccinare

Frequentando di quando in quando anche delle bolle social che non mi competono (per età e traiettorie di vita) ho notato una cosa curiosa, in questa fase di ottimista pronti via da zona bianca: pare ci sia una gran corsa a sposarsi. Dovrò chiederne alla @Sciandi che lamenta troppi inviti per un’estate che si preannuncia d’inferno: ma sembra che l’effetto recupero dei matrimoni saltati lo scorso anno, quando mica ci si poteva assembrare, unito a quelli nuovi sull’onda di una rinnovata fiducia nella vita stia mandando in tilt i progetti vacanzieri della fascia millennial allargata.

Comunque sia, la notizia più bella da ottimismo post pandemico-nuziale viene da Cassino, che fortunatamente non è soltanto la sede dell’Università del prof. Michetti. Una giovane sposa, nel giorno del suo Sì, si è vista raggiungere da un chiamata della Asl del Lazio che le anticipava la seconda dose. Avrebbe anche potuto rispondere: oddio, sono col vestito bianco. Avrebbero (credo) capito. E invece no: chi ci rinuncia a un simile regalo di nozze? Così ha lasciato lì, a far la guardia alla torta, marito parenti e amici, e s’è fiondata al centro vaccinale. Questo sì che è amore del futuro, speriamo che mandi un po’ di confetti pure a Figliuolo.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"