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CONTRO MASTRO CILIEGIA

Meglio Barilla che a casa

Maurizio Crippa

Guido Barilla, che non è il nuovo Hitler, ha detto ai giovani un concetto molto simile a quelli espressi in passato da Obama e Macron: non state sul divano ad aspettare i sussidi, mettetevi in gioco. E' stato coperto di insulti sui social. Probabilmente da gente che non aveva da lavorare

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Un altro super ricco di cui non seguiamo con particolare interesse le avventure, al pari di Briatore, e che non ci sta nemmeno particolarmente simpatico, sempre al pari, almeno da quando, dopo aver detto una cosa persino normale, cioè che gli piacevano le famiglie dove la mamma butta la pasta, si è rimangiato tutto per paura degli scalmanati che lo accusavano di essere il nuovo Hitler, è questo Guido Barilla. Della famosa fabbrica. Ma come per Briatore, tocca stare dalla sua parte, per ristabilire le proporzioni. Intervistato dalla Stampa, e si parlava di sblocco dei licenziamenti, ha detto, come tutti gli industriali, che la crisi  sarà “profonda”, ma ci “potrà essere una controtendenza”. Poi, alla solita banale domanda sul perché tanti imprenditori non trovino manodopera, ha risposto  quel non è tutta la verità, e nient’altro che la verità, ma è pur sempre una cosa in molti casi vera: “Molte persone scoprono che stare a casa con il sussidio è più comodo rispetto a mettersi in gioco cercando lavori probabilmente anche poco remunerati”. Poi ha detto: “Ragazzi: non sedetevi su facili situazioni, abbiate la forza di rinunciare ai sussidi facili e mettetevi in gioco”. Le stesse idee di Macron o di Obama. E’ stato coperto di insulti. Forse da parte di gente che ieri non lavorava.

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