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Cancella il prof. maschio

Maurizio Crippa

Non indossare la minigonna, "sennò ai prof. gli cade l’occhio”. E' così scontato che un uomo non sappia controllare le proprie pulsioni?

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Al liceo Socrate di Roma (ma ormai i licei italiani andrebbero tutti ribattezzati Marilyn Monroe, secondo la profezia avverata di Nanni Moretti) il primo giorno non c’erano i banchi. Che, par di capire, secondo una zelante vicepreside servono soprattutto a far da scudo alle gambe. Sarebbe dunque accaduto che entrata in una classe, la vice abbia preso in disparte una studentessa invitandola a non indossare la minigonna, con questa testuale motivazione: “Sennò ai prof. gli cade l’occhio”. Pronti via, le ragazze hanno protestato per l’assurda censura e postato le loro foto in shorts e minigonna esponendo il tazebao: “Non è colpa nostra se gli cade l’occhio”. Perfetto, non si capisce perché mai si debba limitare la libertà di abbigliamento, che fa parte della sfera personale.

 

Quel che nessuno ha notato, né preso in considerazione, è qualcosa di altrettanto grave in quel “sennò ai prof. gli cade l’occhio”. Che significa dare per scontato che il prof. maschio non abbia capacità di controllare né gli occhi né le pulsioni e sia per forza un potenziale molestatore. In quanto maschio (bianco e eterosessuale, ovviamente). Un delirio da polizia del pensiero, discriminatorio, cui però nessuno ha fatto il minimo caso: è palese che sia così. Nemmeno i prof. maschi hanno protestato, per un insulto così gratuito. 

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Ps. Il caso è stato collegato a quello francese delle proteste contro le scuole che impongono abbigliamenti che un tempo avremmo detto castigati. Tema interessante. Purtroppo, come tutte le cose, quando arrivano in Italia diventano semplicemente grottesche. E con un surplus di vandalismo verso le idee e le persone su cui Socrate, forse, avrebbe da eccepire.

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