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Libera nos dai matti

Maurizio Crippa

Tempo di speculazioni teologiche. Un prof. spiega perché “la Divina Provvidenza sottrae ai pastori il popolo che essi hanno abbandonato”

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Inizia il Triduo Santo, giorni quest’anno strani. Ma non perché si celebra la Coena Domini in tv. E’ che c’è in giro un sacco di gente strana a cercare le complicanze metafisiche della pandemia. Non solo personaggi come il bizzarro vescovo Carlo Maria Viganò, che dice che il Covid è un castigo alle nazioni per i peggio peccati morali. In fin dei conti, ci sono pure gli ebrei ultra ortodossi a New York che se ne fottono del virus e organizzano funerali che sembrano rave party. Ma fin qui niente.

 

Poi c’è una sorta di speculazione (teologica) al quadrato, come quella del prof. De Mattei, un uomo di cultura. Ha scritto che questa Pasqua entrerà nella storia perché “un misterioso filo conduttore” la lega alle dimissioni di Benedetto XVI: poiché è arrivato dopo di lui un Papa che ha abbandonato la sua chiesa, adesso “la Divina Provvidenza sottrae ai pastori il popolo che essi hanno abbandonato”. Tiè. E ben gli sta San Pietro desolata (poi Francesco fa anche share da capogiro, ma spiegateglielo voi).

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