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Vito Crimi, il “gerarca” Baden-Powell (Viva Renzi)

Maurizio Crippa

Che la partecipazione all'Agesci del Gerarca minore sia l’unica nota al merito trovata nella sua biografia?

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“Sono stato scout e ne vado orgoglioso, ma lo scoutismo è quello che fai tutti i giorni, mettendoti al servizio degli altri, rispettando la natura e il tuo prossimo”. Tranquilli, non è un sussulto di renzismo. È soltanto che alla notizia che il Gerarca minore, come lo inchiodava ogni mattina Massimo Bordin alla sua quint’essenza di incattivita mediocrità, insomma Vito Crimi, è diventato reggente dei Cinque stelle è tornata fuori la storia degli scout. Che cioè aveva frequentato quei simpatici ragazzi vestiti da ragazzi dell’Agesci. Lo scrivono tutti, probabilmente perché che abbia fatto lo scout è l’unica nota al merito, buona nel senso scoutistico del termine, che si sia trovata nella biografia Gerarca reggente. E Renzi? “Ho assistito impotente e con tanta rabbia alla strumentalizzazione squallida ad opera di Renzi e dei suoi ministri del raduno degli scout Agesci a San Rossore”, aveva scritto Crimi nel 2014. Beh, a vedere oggi il “gerarca” Baden-Powell, vien voglia di mandare un caro saluto a Renzi. Quello con le tre dita.

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