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Votateci a Bibbiano

Maurizio Crippa

Dal Parlamento europeo un nuovo episodio della campagna mediatica lega-fratellista sui bambini

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La campagna mediatica lega-fratellista su Bibbiano (“parlateci di Bibbiano”) è così ipocrita e destituita di fondamento logico-giuridico da aver rotto gli zebedei. Se però serve una prova in più, eccola dal Parlamento europeo. Giorgia Meloni (sì, quella di sono Giorgia e nessuno mi può giudicare nemmeno tu), twitta: “Popolari, socialisti, verdi, grillini e comunisti (comunisti, sic) votano insieme e bocciano la risoluzione di #FratellidItalia al Parlamento europeo sui diritti del bambino. Approvata invece una folle risoluzione per spingere gli stati ad introdurre lo #IusSoli. Questa non è la mia Europa”.

  

 

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La verità è che hanno approvato una diversa risoluzione in materia sostenuta dalla maggioranza (la Cdu di Ursula compresa), un tantino più ampia di vedute di quella presentata dai fratelloni, che dice tipo: “Protezione del diritto alla vita fin dal concepimento con misure che garantiscano alle donne ogni alternativa possibile all’aborto”, e fin qui siamo contenti. Ma poi: “Lotta alla diffusione della ideologia gender nelle scuole; contrasto della pratica dell’utero in affitto; condanna di chi in nome di una assurda interpretazione del concetto di tradizione etnica viola l’integrità fisica ed emotiva dei bambini immigrati, come nel caso delle mutilazioni genitali, dei matrimoni forzati, o della libertà di crescere e vivere senza che venga negata loro la possibilità di condividere i nostri valori”. Beh, credete che nell’altra risoluzione ci fossero invece appelli alla zoofilia o al traffico di organi di neonati? No. E quanto allo ius soli, la faccenda è invece questa: “Si invitano gli stati membri affinché trovino una soluzione per i bambini apolidi”. Ma Giorgia Meloni, i bambini apolidi, li fa apolidare.

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