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Sbalestrati a gogò

Maurizio Crippa

I barbari a Milano e i bavaresi che si ammazzano a colpi di frecce

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Ora, è anche vero che il Carroccio di Legnano non è proprio il genere di merchandising da autogrill che va per la maggiore, di questi tempi. Manco sulla Varese-Laghi. E ogni sbarbatello di cronista di giudiziaria si sente autorizzato a fare battute sulla “vendetta di Barbarossa”, manco fosse la cagarella di Montezuma. E un giornalone delle procure s’è appena rifatto il look apposta per poter titolare a caratteri di scatola: “Legnati a Legnano” (wow!, avranno assunto apposta un copy). Però sono ciula loro, i Lega-sovranisti: mica è colpa di Verdelli. Però, così per cortesia, e per tirarli su di morale, gli suggeriamo un’idea. Anche perché oggi, qui nella piovosa Mediolanum, arrivano a grappoli i barbari del Nord, una accozzaglia di orde vuoi con le bandiere, vuoi con le alabarde, vuoi con la faccia dipinta di blu mentre noi già eravamo froci (grazie Flaiano), vuoi con il Zyklon B (i tedeschi). Ma per divertirsi, in quest’orgia da Europa dei popoli primitivi, potrebbero noleggiare delle balestre e fare lo stesso gioco che hanno fatto quei mattacchioni in Baviera. Che non s’è ancora capito il regolamento, ma pare sia un role game di scopazzate in costume medievale. Poi non si sa cos’è successo, avranno litigato perché ognuno è sovranista nella capanna sua, ma si sono ammazzati a colpi di frecce di balestra. A partire da uno descritto come “una figura dispotica e carismatica a capo di una sorta di setta” (ehm). Ma la cosa bella è che non si sa nemmeno chi ha iniziato, e chi ha ucciso chi. Tale quale il governo, no?

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