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Lezioni di logica politica: i sovranisti devono sovranare

Maurizio Crippa

Gli amici di Salvini gli hanno dato buca per la convention di Milano, e la Meloni condanna il fanatismo in Brunei ma stringe alleanze con chi brucia Harry Potter

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Dunque quelli di Casaleggio sono dei truffaldi, okay. Ma non è che anche i loro cuginetti dell’antidemocrazia, una razza con diversa fazza, hanno un qualche problema di farloccheria? Prendete Salvini. Ci ha tirato ai matti con gli amici di Visegrad, poi adesso che vuole organizzare una festicciola a Milano (dài solo una birretta, vi faccio conoscere Francesca) gli hanno dato buca come a uno scappato di casa: Kaczynski, Orbán, persino quella coccolona di Marine. Per riempire il palco gli toccherà tirar fuori dal bidone pure Borghezio. O prendete Meloni – una che come essere sovrani a casa nostra, in Europa, in famiglia e pure in chiesa lo insegna a tutti – e ha pure manganellato Salvini, “i veri sovranisti siamo noi, loro sono populisti”.

 

È andata a stringere alleanza elettorale in Polonia con Diritto e Giustizia, i cui elettori sono quelli che bruciano Harry Potter in piazza; lei del resto è alleata con quelli di CasaPound che in piazza brucerebbero i rom, e fin qui non fa una piega. Però è la stessa Meloni che vuole difendere Dio, è la sua “missione” ha scritto (qualcuno sui social le ha risposto: “Dio stai sereno”), soprattutto dagli islamici. Ma il suo Dio assomiglia molto a quella del sultano del Brunei, compresa la lapidazione dei gay e degli adulteri. Comunque, ha lanciato una crociata contro le leggi barbare testé introdotte nel Brunei, tipo mozzare mani e i piedi ai ladri. Però qui in Italia, stavolta d’amore e d’accordo con Matteo, vuole la castrazione chimica. Ma non dite che ci sono delle contraddizioni nella logica, se no si offendono. È soltanto che i sovranisti devono sovranare.

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