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La legge funeraria della Lega per i nostri cari estinti

Maurizio Crippa

Per la prima volta la Lombardia autorizzerà “la sepoltura degli animali d’affezione” con i loro padroni. Bei tempi

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Nel giorno in cui ci ha lasciati Karl Lagerfeld abbiamo scoperto che la sua gatta Choupette era stata inserita nella linea ereditaria e ora “ha la sua piccola fortuna, è un’ereditiera, Choupette è una ragazza ricca”. Non è il primo, non sarà l’ultimo a farlo, è solo un segno del sentimento, e del nostro sentimento del tempo. Ma il giorno in cui Choupette è diventata ufficialmente ricca è anche quello in cui la Regione Lombardia (e poi dite che l’autonomia non serve) ha approvato su ordine del giorno della Lega la sua nuova Legge funeraria. Morire non è la novità, la novità è che per la prima volta una regione italiana autorizzerà “la sepoltura degli animali d’affezione con i propri cari” perché, nelle parole del relatore, “consentire ai lombardi che hanno passato la vita con i propri animali di affezione di tenere vivo l’affetto anche dopo la loro morte è una proposta di buon senso”. L’animale dovrà essere cremato e inumato in una teca a parte, e pure questo è un fatto di buon senso, una volta i re si facevano ammazzare il cavallo per portarselo nella tomba. Anche questo è un bel segno dei tempi, stupisce che sia stata invece esclusa la possibilità di mettere sulla lapide la foto al secondo inquilino. Ma forse è un bel segno dei tempi che la stessa Legge funeraria, sostenuta dalla Lega, voglia abolire le aree per le sepolture. Pare che l’idea sia impedire la costituzione di cimiteri islamici. Intanto in Alsazia c’è chi profana i cimiteri ebraici. Bei tempi.

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