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Da Twitter a taser

Maurizio Crippa

Nuovi primati di Milano: ha aperto il primo Starbucks d’Italia ed è la prima città dove la forze dell’ordine hanno estratto dalla fondina il temibile taser, la pistola elettrica

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Ora, non so sei sia vero davvero, o se siamo un po’ bauscia come spesso accade, ma del resto l’ha scritto il Corrierone. A Milano ha aperto il primo Starbucks d’Italia, alla faccia del Codacons che dice che il caffé è troppo caro e di quelli che dicono che è troppo lungo. Ma la città può mettere in bacheca subito anche un altro record: è la prima dove la forze dell’ordine hanno estratto dalla fondina il temibile taser, la pistola elettrica, e bang bang (anzi forse farà zzz zzz) ed eccoci nella nuova dimensione della sicurezza targata Salvini.

Scena della sfida all’Ok Corral, la Stazione Centrale, che come si sa è peggio di Gaza quando piovono missili. Prima sera (mercoledì) e prima occasione per vedere se la nuova “arma fine di mondo”, o fine di negher, funziona: c’era una rissa, un capo pattuglia ha attivato il taser e i tre uomini che se le stavano suonando si sono messi a cuccia buoni buoni, senza opporre resistenza e senza bisogno di essere fulminati. Il che vuol dire che la pistola elettrica forse funziona davvero, o forse vuole semplicemente dire che basta la presenza un po’ minacciosa dei poliziotti, fossero armati anche del tradizionale manganello. Però siamo bauscia di Milano, l’abbiamo sperimentato per primi noi, e abbiamo anche un altro record: il capo bauscia, insomma Matteo Salvini, si è complimentato come se avesse sconfitto il re di Francia con una rapidità che manco la corrente elettrica. Quando si dice la propaganda: da Twitter al taser, è un attimo.

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