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Napolitano e la fortuna politica degli odiatori

Maurizio Crippa

Il presidente emerito della Repubblica è stato sottoposto a un intervento d’urgenza. Hater da tastiera e cretini sociali e professionali ne hanno approfittato per sfogare i loro istinti più bassi

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Augurare pronta guarigione al presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano – che la notte è scorsa è stato sottoposto a un intervento d’urgenza per un problema all’aorta (i bollettini medici informano fiduciosi di “deboli progressi, tutto sta andando bene”) – non è necessariamente compito di una rubrica. Ma lo si fa volentieri, e ovviamente a nome di tutti noi del Foglio. Non vorrebbe essere compito di una rubrica, però, doversi occupare, nel giorno del 73esimo anniversario della Liberazione – Napolitano aveva vent’anni e c’era, tanti che schiamazzavano nelle piazze ieri invece no – degli odiatori da tastiera, dei cretini sociali e per così dire professionali, che hanno approfittato del grave stato di salute dell’uomo per sfogare i loro istinti più bassi. E bene che tante testate abbiano evitato di diffondere. Ma, per dovere di testimonianza, hanno scritto: “Non me ne frega niente di Napolitano”; “chi ha calpestato la Costituzione e svenduto la sovranità popolare non merita alcuna onorificenza. Che l’uomo sopravviva… Ma il politico e personaggio bruci all’inferno”; fino al raffinato “Consentitemi una battuta molto cattiva… Domani si festeggia anzi festeggiano… La #liberazione… Chissà”. Gli odiatori da tastiera non li ha inventati Zuckerberg. Ma c’è chi ci ha costruito sopra la sua fortuna politica. Su un blog grillino, c’è chi ha scritto: “Alla notizia di un possibile incontro del M5s col Pd, il cuore di Napolitano ha ceduto. E quello di Scalfari come sta?”. Eccetera. Ecco, liberiamoci anche di questa schifezza.

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