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San Valentino, miracolo a Milano

Maurizio Crippa

Centinaia di biciclette rubate erano finite accatastate sul tetto di un capannone industriale tra Cinisello e Sesto

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Siccome è San Valentino, e se date retta alle istruzioni del nostro Vincino più prima che poi dovrete regalare una bicicletta al vostro bambino, c’è questa storia che è bello segnalare. Perché siamo a Milano, nella città di Miracolo a Milano, dove le biciclette volano, le copiò persino Spielberg per inseguire E.T. E insomma c’era un istruttore di volo che volava, sopra i capannoni in disuso della periferia. E d’un tratto ha visto, ha visto e ha filmato, e ha con stupore capito: dove sono finite tutte le biciclette che volavano via, dal loro posto e dal loro lucchetto, portandosi via i sogni dei bambini ma anche quelli degli adulti pendolari, ohibò, sebbene qui, tra Cinisello e Sesto, di operai in bicicletta verso le fabbriche non ce ne siano più. Centinaia di biciclette rubate erano finite là, accatastate sul tetto di un capannone industriale. Le occultavano lì, e chi mai doveva andare a cercarle lassù, dacché nessuno crede più ai miracoli, ma solo agli asini che volano? Ma adesso le biciclette ritrovate a due passi dal cielo saranno fotografate, e pubblicate su Facebook dai solerti ghisa (sì, può ancora fare del bene, Facebook, non crediate). E chi riconoscerà la sua, potrà fare richiesta e farsela ridare. Che poi, se tanto mi da tanto, sarà più facile che per Di Maio farsi ridare tutti i bonifici sgonfi come ruote vecchie e tutti gli scontrini.

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