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Ma quale Kevin Spacey, datece er cellulare de Amendola

Maurizio Crippa

Dalla fiction di Mediaset alla petizione su Change.org. Due notizie (purtroppo) vere

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Una notizia è vera, l’altra purtroppo pure. In una sciagurata fiction Mediaset hanno fatto vedere un foglietto con il cell di un personaggio, una ex mafiosa: “Non avrai un’altra occasione, ciao Rosy”, più numero. Solo che il numero era di un utente vero, di Domodossola (la città che si cita soltanto per fare lo spelling, se non siete i Fratelli Taviani). E nottetempo hanno iniziato a fioccare le telefonate di gente che voleva una raccomandazione, o forse un provino ad “Amici”, e di gente che diceva: “Rosy Abate, non mi fai paura. Io ti ammazzo”. Insomma un incubo. Che però la dice lunga su come ancora il pubblico prenda le fiction: uguale ai camorristi che sparavano nello schermo delle sceneggiate napoletane. E di come in Italia si curino le produzioni. L’altra notizia è quasi peggio, ma funziona al contrario: dalla realtà alla fantasia.

 

Perché il portale Change.org, specialista in petizioni, ne ha lanciata una nientemeno che a Netflix, chiedendo di non chiudere “House of Cards” ma di sostituire quel porco toccapiselli di Kevin Spacey con Claudio Amendola (sant’uomo, tocca dedurre). Hanno già raggiunto quota 4.500 firme, e ce n’è di peggio che manco i camorristi che sparavano allo schermo. Ad esempio c’è uno che prova a spiegare a Netflix, mica a Canale 5, la sua visione del mondo: “Firmo per una Casa Bianca più coatta”. Niente, non serve: ci sono già riusciti pure senza Amendola. Però dateci il suo cellulare: hai visto mai che sia un porco pure lui?

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