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Rubare gli incontri e rubare le idee. (Io confesso)

Maurizio Crippa

Sul presunto incontro tra Salvini e Casaleggio la prima idea per nulla stupida che ho annotato è: “Sticazzi”. Nel senso: “Ma chi se ne fotte se si sono visti o no? Che notizia è che due leader si sono visti e basta?”

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I giornalisti quando non hanno notizie, le rubano. E’ solo un vecchio luogo comune. La verità è che rubano più spesso le idee, merce rara. Non mi vergogno di confessare di rubare delle idee, avendo partecipato (silente: non ho idee) a una conversazione tra amici. Che in quanto tali mi perdoneranno. La conversazione verteva sullo sgoop presunto di Rep. a proposito dell’incontro, tuttora presunto, tra Casaleggio e Salvini. Che Di Maio ha smentito furibondo come un lunatico: una balla pubblicata “per coprire il Pd. Da qui la fake news contro di noi. Ormai è sistematico”. E che invece Rep. si fa un punto d’onore di difendere, replicando ai massimi livelli, quasi fosse il Watergate.

 

La prima idea per nulla stupida che ho annotato è: “Sticazzi”. Nel senso: “Ma chi se ne fotte se si sono visti o no? Che notizia è che due leader si sono visti e basta?”. Si può pensarla diversamente, perché ne va l’essenza del giornalismo: “Nella media del nulla retroscenistico italiano, questa è in qualche modo una notizia”. Una riflessione che allarga il campo è: Rep. è parte di un sistema che, in questa fase, spera di screditare il M5s presso i suoi potenziali elettori di sinistra. E allora via anche con le semi-fake, per Giove. La storia rilevante è in effetti questa. L’ho capito persino io, come (non) funziona il giornalismo politico. Speriamo ci arrivino pure i lettori. Poi, siccome le idee a volte sono geniali, ho intercettato questa, definitiva: “Si sono incontrati prima del NO di Donnarumma”. E questa sì che è una notizia verificata. Gioco, partita, incontro.

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