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Gli Oscar 2022 dimenticano i film più belli

Mariarosa Mancuso
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Avevamo gli occhi puntati su "Il potere del cane", un western diretto da una donna, Jane Campion, che con "Lezioni di piano" quasi 30 anni fa aveva vinto a Cannes una palma d'oro. Il machismo del cowboy fatto a pezzi: il film aveva tutto per trionfare. Ha vinto un'altra donna, con armi più convenzionali: lacrime e sentimentalismo. Si chiama Sian Heder, ha girato il remake americano del film francese "La famiglia Bélier". I genitori sordi parlano la lingua dei segni, la figlia dalla voce angelica vuoi fare la cantante invece di aiutarli con la barca da pesca. Ce la fa. Non possiamo neanche dire non ha vinto "Il potere del cane", che pure non era il film migliore tra i 10, perché targato è Netflix. "CODA" - la sigla americana per chi nasce in una famiglia di sordi è sordo non è - uscirà in sala il prossimo giovedì ma sta sulla piattaforma Apple da mesi.

  

Per accorciare la cerimonia sono stati assegnati fuori diretta tv premi importanti come il montaggio. Niente da fare: è finita lo stesso verso l'alba, con parecchi sbadigli. Miglior attore Will Smith per il film sulle sorelle tenniste Williams, migliore attrice Jessica Chastain per "Gli occhi di Tammy Faye", tutto trucco e parrucco, altra categoria esclusa dalla diretta tv. Dimenticati i film più belli: "Licorice pizza" di Paul Thomas Anderson e "La fiera delle illusioni" di Gulliermo del Toro. "Belfast" di Kenneth Branagh ha portato a casa il premio per la sceneggiatura originale e nulla più. Balletti e battute da spettacolo del secolo scorso.  

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